Tlc: Iliad posticipa a dopo l’estate il lancio del fisso in Italia e cerca intesa con Fibercop
Iliad prossima al colpaccio diventando il prossimo big delle tlc in Italia a stringere un’intesa con Fibercop e servirsi così della rete che è in via di realizzazione da parte della società partecipata da Tim (58%), Kkr (37,5%) e Fastweb (4,5%). Così quanto risulta al Sole 24 Ore per cui sono in corso discussioni.
Iliad: intesa vicina con Fibercop
L’intesa, afferma il quotidiano di Confindustria, potrebbe basarsi sul meccanismo dei minimi garantiti per un periodo di 10 anni – questa ad esempio è la modalità con cui a bordo del progetto Fibercop è salita Tiscali – o sugli acquisti in Iru (i diritti d’uso della rete utilizzata) a 20 anni. A quanto risulta al Sole 24 Ore – che sul tema non ha ricevuto commenti né da Tim, né da Iliad – l’orientamento della compagnia telefonica con headquarter a Parigi sarebbe quello di far riferimento al meccanismo dell’Iru, pur richiedendo approfondimenti e aggiustamenti.
Se fra Iliad e Fibercop dovesse arrivare l’ok, la compagnia sarebbe l’altro big delle Tlc, in aggiunta a Tiscali e a Fastweb, a voler far leva sulla rete Ftth in via di realizzazione e completamento entro il 2025 dalla controllata di Tim.
Secondo Equita, l’indiscrezione non sorprende, visto che Iliad ha ribadito l’interesse per l’ingresso nella rete fissa e che l’accordo consentirebbe a Iliad l’accesso a FiberCop a condizioni agevolate. Il beneficio economico per l’operatore – sostiene Equita – è tanto maggiore quanto prima viene siglato l’accordo di coinvestimento. “Immaginiamo che l’accordo possa riferirsi a tutte quelle aree dove non esiste una copertura FTTH di Open Fiber (con cui Iliad ha già siglato un accordo commerciale), quali le aree grigie. Il beneficio per FiberCop (e quindi TIM) è quello di dare visibilità alla domanda per la propria infrastruttura, fidelizzando i clienti wholesale e riducendo il rischio di churn a favore di Open Fiber” concludono.
Iliad: fisso in arrivo in Italia dopo l’estate
Intanto la tlc francese ha deciso di posticipare a dopo l’estate il lancio dei servizi di telefonia fissa in Italia. L’annuncio è arrivato in occasione della presentazione dei risultati dei primi tre mesi del 2021 che vedono il fatturato in rialzo del 33,6% a 1,85 miliardi di euro (mancando però il consensus Bloomberg pari a 1,88 miliardi). La decisione di rimandare a dopo l’estate l’ingresso nel fisso rappresenta uno spunto importante per Telecom Italia, come sottolineano gli analisti di Equita. “Per TIM la notizia principale è il posticipo a dopo l’estate del lancio nel fisso, un elemento temporaneo ma che elimina un catalyst negativo di breve sul titolo e che consente al gruppo a nostro avviso di ottimizzare il lancio dell’offerta di contenuti sportivi questa estate”, spiegano gli esperti della Sim milanese.