Tesla: utili e fatturato da record. Musk: ‘mai stato così ottimista ed entusiasta sul futuro’
Tesla, il colosso EV fondato e gestito da Elon Musk sorprende ancora, con una trimestrale, di nuovo, caratterizzata da numeri record. Il titolo apprezza, balzando nelle contrattazioni afterhours di Wall Street fino a +6%.
Nuovi valori massimi sono stati raggiunti nei primi tre mesi dell’anno dagli utili, dal margine lordo e dal fatturato, molto meglio delle stime degli analisti e nonostante i problemi che continuano a colpire le catene di approviggionamento, ritardando di conseguenza i processi produttivi delle aziende.
Il gigante produttore di auto elettriche ha reso noto di aver riportato nei primi tre mesi del 2022 utili per un valore di $3,2 miliardi, o di $2,86 per azione, rispetto agli utili di $438 milioni, o 39 centesimi per azione, dello stesso periodo del 2021. Su base adjusted, l’eps si è attestato a $3,22 per azione, molto meglio dei $2,26 per azione stimati dal consensus.
Il fatturato è balzato dell’81% a $18,6 miliardi, rispetto ai $10,39 miliardi del primo trimestre dell’anno scorso, grazie ai prezzi più alti delle auto e alla crescita delle vendite. Il giro d’affari ha battuto anch’esso le attese, che erano per un valore di 17,80 miliardi.
All’inizio di questo mese, Tesla – già nota per aver battuto la pandemia Covid-19 nel 2020 – aveva annunciato di aver consegnato 310.048 veicoli nel terzo trimestre, con le consegne di Model 3 e Model Y che hanno inciso sul totale per il 95%, pari a 295.324 unità.
Il fatturato della divisione automotive, in particolare, è volato dell’87% su base annua a $16,86 miliardi, a fronte di margini lordi cresciuti a un tasso record del 32,9%.
I crediti green hanno inciso sul fatturato della divisione automotive per $679 milioni.
Sotto i riflettori per l’Opa ostile lanciata la scorsa settimana sulla piattaforma di microblogging Twitter, Musk non ha rilasciato commenti sul dossier, concentrando il discorso proferito nella call con gli analisti sull’argomento del giorno, ovvero su Tesla.
“Non sono mai stato così ottimista ed entusiasta sul futuro così come lo sono oggi – ha detto il ceo – Ovviamente, il nostro limite non è la domanda, ma la produzione”, ha continuato Musk, riferendosi ai problemi che assediano le catene di approviggionamento e che rendono dunque complicato per le aziende riuscire a reperire le materie prime necessarie per la produzione nei tempi prestabiliti.
“Siamo molto limitati dalla produzione“, ha insistito Musk. E la stessa società ha confermato nel comunicato che “le nostre fabbriche stanno andando avanti a ritmi inferiori alle loro capacità da diversi trimestri”.
Il gruppo non ha fornito dunque un outlook dettagliato sul trend delle consegne, limitandosi a prevedere una crescita annua del 50%, e avvertendo che i problemi che stanno interessando la catena dell’offerta andranno avanti probabilmente per tutto il 2022. Musk ha detto anche di ritenere che l’inflazione sia peggiore di quanto riportato e che così sarà ancora nel resto dell’anno.
A parlare del nodo della produzione è stato anche il direttore finanziario di Tesla, il cfo CFO Zachary Kirkhorn, confermando insieme al ceo di avere fiducia nella capacità dell’azienda di crescere di almeno il 50% rispetto ai numeri del 2022.
Certo, ora c’è anche la grana della Cina con la nuova ondata di Covid, che ha costretto l’impianto di Tesla situato a Shanghai a perdere un mese circa di “crescita dei volumi”.
Detto questo, “la produzione sta riprendendo a livelli limitati, e noi stiamo laavorando per tornare a un regime di produzione piena il più velocemente possibile”, ha sottolineato Kirkhorn.
Dal canto suo, Musk ha detto che “sembra probabile che riusciremo produrre quest’anno un milione e mezzo di veicoli“, facendo notare come gli stessi clienti stiano pagando la situazione attuale con tempi di attesa talmente lunghi, che alcuni di loro non riceveranno gli ordinativi effettuati prima del 2023.
Robotaxi Tesla finalmente in arrivo? Le dichiarazioni di Elon Musk
Il manager ha reiterato anche che Tesla sta lavorando su un nuovo veicoli, che sarà un “robotaxi zelante”,
Per questo progetto la massima priorità sarà quella di fornire al robotaxi la massima autonomia possibile; non ci saranno né uno sterzo così come non ci saranno pedali mentre saranno presenti “diverse altre innovazioni”. Utilizzando il robotaxi si risparmieranno inoltre soldi, in quanto il costo sarà decisamente inferiore rispetto a quello di un “giro in macchina” e “più basso anche rispetto al costo dei biglietti per l’autobus o per la metropolitana, anche se sovvenzionati”, stando alle precisazioni di Musk.
Il numero uno di Tesla spera di realizzare il progetto e di garantire una produzione di massa entro il 2024.
“Credo che potrà essere un prodotto molto potente – ha detto Musk, aggiungendo che il veicolo “contribuirà in modo significativo alla crescita di Tesla”.
Il robotaxi, ricorda il sito Tech Crunch , competerà con altri prodotti che saranno sfornati da quelle società che stanno puntando da anni sulla tecnologia della guida autonoma: tra queste, la divisione di Alphabet Waymo, Argo AI, Aurora, la divisione di guida autonoma di GM Cruise, Motional e Zoox.
Sono anni che Musk stesso promette alla sua clientela di trasformare i veicoli Tesla in auto che un giorno potranno avvalersi della funzione della guida autonoma, trasformandosi così in robotaxi. A tal fine, il colosso dell’auto ha sviluppato un sistema avanzato di assistenza alla guida, il software Full Self-Driving, che costa al momento 12.000 dollari.
In generale, chi acquista un’auto Tesla dispone di un sistema di assistenza chiamato Autopilot. Chi desidera l’FSD deve acquistarlo in via separata.
Tuttavia il software non garantisce la guida autonoma: considerato dal mercato un ADAS di livello 2, la funzione richiede inftti che il conducente presti comunque attenzione all’auto e ne assuma il controllo.
Diversi i video di auto Tesla che, dotate della funzione FSD, sono finite improvvisamente per invadere l’altra corsia o, peggio, mettere a repentaglio la sicurezza dei pedoni.