Telecom Italia: oggi il mercato guarda all’offerta Oi in Brasile, aspettando i conti a inizio agosto
Se nelle ultime sedute il dossier della rete unica è stato sotto i riflettori per Telecom Italia, oggi l’attenzione torna a spostarsi sul Brasile. Ieri il cda di Tim si è riunito per un aggiornamento sulla potenziale acquisizione delle attività mobili di Oi in Brasile, già oggetto di comunicazione in occasione del Capital market day, lo scorso 11 marzo. A tal proposito, si legge in una nota del gruppo, il board, dopo aver riconosciuto e apprezzato il lavoro svolto da Tim Participacoes S/A in questi mesi, ha conferito all’amministratore delegato Luigi Gubitosi pieni poteri per esaminare e approvare le condizioni definitive dell’offerta vincolante che dovranno essere presentate dalla controllata brasiliana del gruppo, in linea con la normativa locale di corporate governance. Una notizia che sta sostenendo il titolo che sale di oltre e si mette in luce come miglior titolo del listino principale di Piazza Affari.
Banca Akros si è ampiamente soffermata oggi su Telecom Italia e sulla decisione di procedere con il piano di acquisizione di Oi. Riavvolgiamo il nastro e torniamo indietro di qualche mese, e più precisamente a metà maggio, quando Oi ha presentato un piano di separazione, che sarà votato ad agosto e include la suddivisione in quattro unità, ovvero torri, data center, risorse mobili e l’infrastruttura in fibra. Il valore minimo per il business mobile è stato fissato dal società carioca in circa 2,5 miliardi di euro. Gli analisti di Banca Akros ricordano che la vendita dovrebbe iniziare nell’ultimo trimestre 2020 e dovrebbe essere finalizzata entro la fine del 2021.
Oi aveva 34,9 milioni di clienti mobile a fine marzo contro i 52,8 milioni di Tim. Il rapporto enterprise value / vendite implicito del prezzo di riserva è 2,2 volte contro le 2,5 volte di Tim (incluso l’impatto dell’IFRS 16 sul debito). “Il prezzo è sostanzialmente in linea con le nostre aspettative di 2/2,5 miliardi di euro”, spiegano gli analisti secondo i quali il gruppo guidato da Gubitosi potrebbe permettersi un’offerta sul 50% di Oi mobile con i suoi mezzi finanziari o con un aumento di capitale molto limitato. Da Akros concludono dicendo che “l’acquisizione (congiunta) del business mobile di Oi è ampiamente prevista e richiederà ancora alcuni trimestri per essere completata”.
Il prossimo catalyst per Telecom Italia è il consiglio di amministrazione in calendario il prossimo 4 agosto per l’approvazione della relazione al 30 giugno 2020. Sul tavolo anche il tema della rete unica, dopo che nel fine settimana si sono intensificate le voci che vedono il governo in pressing su questo progetto. Le indiscrezioni stampa parlano di un possibile ingresso di Cdp nella rete secondaria di Tim (la tlc è già in discussioni con Kkr per un ingresso nella newco sulla rete secondaria). E un aggiornamento su questo tema potrebbe essere valutato nel board di agosto.