Notizie Notizie Italia Storia Telecom in Borsa con scommessa rete unica. Sotto lente anche capitolo Brasile con Oi

Storia Telecom in Borsa con scommessa rete unica. Sotto lente anche capitolo Brasile con Oi

17 Giugno 2020 11:33

Anche oggi la storia Telecom Italia tiene banco a Piazza Affari sull’onda della scommessa sulla rete unica italiana. Dopo il rally di ieri (+7,7%), questa mattina il titolo del gruppo guidato da Luigi Gubitosi avanza di circa il 2%. A innescare ieri la corsa rialzista la notizia che Enel ha confermato di aver ricevuto un’offerta per il 50% di Open Fiber da parte del fondo Macquarie. Si tratta di un’offerta non vincolante. Come già commentato ieri, gli analisti di Equita sostengono che “questo passaggio possa essere di supporto al negoziato in quanto può essere un punto di riferimento per una valutazione terza dell’asset Open Fiber, come l’offerta di KKR per FiberCop (la rete secondaria di Tim).

Sulla struttura dell’operazione, gli scenari rimangono incerti. ‘Il Sole 24 Ore‘ suggerisce un’operazione diretta tra Tim e Open Fiber, che porterebbe Cdp a salire in Tim. Questa lascerebbe aperto però, rimarcano da Equita, il tema della governance della rete e del rischio antitrust. Gli analisti della sim milanese vedono infatti, “più probabile uno scenario di fusione tra Open Fiber e FiberCop, che permetterebbe di definire una governance con Cdp direttamente per la rete, consentirebbe a Tim di gestire meglio l’impegno finanziario per monetizzare la quota di Enel in Open Fiber (perché potrebbe fare un’offerta insieme a KKR e monetizzerebbe prima la stake in FiberCop, mantenendo la leva intorno a 3 da 3,3 attuali) e lascerebbe per le più intatte le sinergie”.

“Se finalizzato il coinvolgimento di Macquarie e KKR potrebbe supportare il processo. Anche lo scenario di una singola società di rete con una governance ‘neutrale’ sembra realistico”, sottolineano gli analisti di Banca Imi indicando che “il processo rimane fluido ma le stelle sembrano allinearsi, il che è positivo per Telecom Italia”. Una notizia che anche gli esperti di Mediobanca Secuties giudicano positivamente per Tim: “Riteniamo che un simile accordo, insieme a quello che Telecom Italia sta implementando con KKR, possa facilitare l’implementazione di una rete unica e questo rappresenterebbe un forte catalizzatore per la storia azionaria di Telecom”.

L’ingresso di Sky, possibile pressione sui ricavi di Tim
Molti i fronti aperti per Telecom. Su quello commerciale, ieri Sky ha presentato la propria offerta per il fisso. “Si tratta di un’offerta posizionata nella fascia alta di prezzo (parte da 29,90 – in linea con i prezzi di Tim e Fastweb – per salire fino a 37,90 con chiamate illimitate) e focalizzata sulla qualità della customer experience, proposta in anteprima alla clientela Sky in 26 città, che saliranno a 120 entro l’anno per poi essere estesa a tutti”, spiegano oggi gli analisti di Equita, secondo cui “sarà da monitorare l`aggressività commerciale dell`offerta nella fase più promozionale di Sky (agosto/settembre, natale) per verificare se si manterrà la disciplina sui prezzi in questa fase di lancio”. Come sottolineano da Banca Imi, “l’ingresso di Sky nella banda larga fissa in Italia ha messo ulteriormente sui ricavi di Tim. Tuttavia, l’approccio di Sky appare razionale e il suo prezzo alto, il che non dovrebbe comportare dumping sul mercato e quindi nessuna perturbazione”.

Capitolo Brasile con Oi
Intanto l’operatore brasiliano Oi ha svelato il nuovo piano. In particolare, il gruppo prevede lo scorporo di quattro business unit interamente vendute (mobile, torri, centri elaborazione dati) o solo parzialmente cedute (infrastrutture di fibra). La proposta sarà sottoposta ad approvazione nel corso del general meeting in calendario il prossimo 20 agosto. Secondo il management di Oi, la vendita di asset mobile avverrà attraverso un’asta che si svolgerà nel quarto trimestre del 2020 e probabilmente sarà completato entro l’ultimo trimestre 2021, visti i lunghi tempi previsti per le necessarie approvazioni normative e antitrust. Lo scorso marzo Tim Brasil e Telefónica Brasile hanno espresso a Oi il loro interesse ad avviare trattative per una potenziale acquisizione congiunta delle attività mobile. “
“In attesa di ulteriori dettagli, ribadiamo la nostra opinione secondo cui la riduzione di Tim della sua partecipazione del 67% in Tim Brasil potrebbe sostenere tale processo riducendo l’impatto sulla leva finanziaria del Gruppo Telecom Italia”, sottolineano da Banca Imi.