Stellantis ancora fiacca, per analisti c’è upside potenziale di oltre il 75%. Ecco il punto tecnico
Ancora debolezza a Piazza Affari per Stellantis che resta in preda a una fase di volatilità. E anche oggi, dopo i cali delle ultime sedute, viaggia in territorio negativo e si trova poco sopra l’area dei 13 euro. Da inizio anno il colosso automobilistico, complice la crisi geopolitica in Ucraina e quella dei microchip, ha registrato una flessione di oltre il 21%, -3% solo nell’ultima settimana (ieri il titolo Stellantis ha chiuso a -3,2%).
Osservando il consensus raccolto da Bloomberg, indica per Stellantis un prezzo obiettivo a 22,84 euro con potenziale upside di oltre il 75 per cento. Gli analisti mantengono poi una view positiva, con oltre l’80% di giudizi buy, il 16,1% hold, mentre solo 1 analista dice sell.
Nuovo impianto per la produzione di batterie negli Stati Uniti in jv con Samsung
Intanto Stellantis prosegue il suo cammino sul fronte delle auto elettriche. Il big europeo dell’auto e Samsung SDI hanno sottoscritto accordi vincolanti e definitivi per la realizzazione di un impianto di produzione di batterie per veicoli elettrici a Kokomo (Indiana), negli Stati Uniti. L’impianto, che dovrebbe diventare operativo nel 2025, avrà una capacità produttiva annuale iniziale di 23 gigawattora (GWh), con l’obiettivo di aumentare a 33 GWh negli anni successivi. Inoltre, alla luce della previsione di crescita della domanda di veicoli elettrici Stellantis, la capacità totale aumenterà ulteriormente. Una joint venture che investirà oltre 2,5 miliardi di dollari (2,3 miliardi di euro) e creerà 1.400 nuovi posti di lavoro a Kokomo e nelle aree limitrofe. Lo si apprende in un comunicato diffuso ieri da Stellantis nel quale si sottolinea che l’investimento potrebbe aumentare gradualmente fino a raggiungere 3,1 miliardi di dollari.
Il nuovo stabilimento fornirà moduli batteria per una serie di veicoli prodotti negli impianti di assemblaggio nordamericani di Stellantis. L’inizio delle attività di costruzione dello stabilimento è previsto per la fine di quest’anno e le operazioni di produzione partiranno nel primo trimestre del 2025.
“Poco meno di un anno fa, con cinque giga fabbriche tra Europa e Nord America, ci siamo impegnati a realizzare una strategia di elettrificazione ambiziosa”, ha dichiarato Carlos Tavares, ceo di Stellantis, sottolineando che l’annuncio rafforza ulteriormente la produzione di batterie a livello mondiale e dimostra l’impegno di Stellantis nel voler creare quel futuro a zero emissioni di carbonio, già delineato nel piano ‘Dare Forward 2030’.
Secondo le stime di Equita, che comferma la raccomandazione buy e il target price di 19 euro, questo impianto potrebbe equipaggiare circa 400mila auto (circa 7% del totale di auto vendute lo scorso anno). Gli analisti ricordano che questo investimento fa parte del piano di 30 miliardi di investimenti in elettrificazione e SW a livello globale fino al 2025 con l`obiettivo di aumentare la capacità produttiva di batterie da 140 GWh a circa 400 GWh con 5 impianti (cui aggiungere contratti di fornitura aggiuntivi); raggiungere 5 milioni di vendite globali annuali di BEV entro il 2030 (100% del mix di vendite in Europa e 50% in Nord America) da 0,2 milioni del 2021 (ovvero 0,4mn low emission includendo ibride e fuel cell).
I piani di Stellantis nell’elettrico
Come parte del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato piani per realizzare globalmente vendite annuali di veicoli elettrici a batteria per cinque milioni di veicoli nel 2030, raggiungendo con i BEV il 100% del mix di vendite di autovetture in Europa e il 50% di autovetture e veicoli commerciali leggeri in Nord America. Stellantis ha inoltre aumentato la capacità pianificata di batterie da 140 GWh a circa 400 GWh, che sarà supportata da cinque impianti di produzione di batterie e di contratti di fornitura aggiuntivi. Questo annuncio fa parte della strategia di elettrificazione a lungo termine che prevede l’investimento di 35 miliardi di dollari (30 miliardi di euro) entro il 2025, nell’elettrificazione e nel software a livello globale.
Il punto tecnico su Stellantis (a cura di Giulio Visigalli)
Nonostante il rimbalzo tecnico avviato dal bottom del 27 aprile in area 12 euro, il quadro grafico rimane impostato negativamente sia nel breve che nel medio periodo. Il supporto più vicino ai prezzi attuali che potrebbe ostacolare ulteriori flessioni si trova prima a quota 12,76, livello da cui transita la trendline ribassista costruita da inizio anno, che ad inizio maggio è stata violata al rialzo. Ecco che leggendo l’andamento del titolo in quest’ottica possiamo ipotizzare che il movimento dei prezzi nelle ultime sedute sia un pullback di correzione. Se così fosse Stellantis potrebbe appoggiarsi al livello dei 12,70-12,80 euro per poi rimbalzare con target al rialzo individuato prima a quota 14 euro e poi 15,34 euro. Oltre ai livelli già citati il supporto statico più importante per il titolo rimane 12,5 euro, area di prezzo molto sentita dalle quotazioni sia ad inizio marzo (minimi 7 marzo) che ad aprile. Dal punto di vista dell’analisi algoritmica, la tendenza ribassista dei prezzi è confermata dalla posizione di quest’ultimi al di sotto delle medie mobili principali a 50 e 200 periodi, oltre che dalla posizione short dell’indicatore di direzione Parabolic Sar.