Spread BTP-Bund in tendenziale calo a 100/120 punti base: lo scenario di fine anno
Spread in tendenziale calo verso area 100/120 punti base dopo un temporaneo allargamento verso i 140/150 pb in vista dei giudizi delle agenzie di rating S&P (23 ottobre) e Moody’s (6 novembre) è lo scenario che verrà a delinearsi negli ultimi mesi dell’anno secondo secondo quanto afferma Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM.
L’analista parte la sua analisi individuando i fattori principali che potrebbero guidare l’andamento dei mercati di novembre e dicembre e che sono nell’ordine: Elezioni Usa, Diffusione del virus – soprattutto in Europa e Cina in netta controtendenza rispetto al resto del mondo.
Elezioni Usa, Covid e Cina: gli effetti
Sul tema elezioni USA, sono ora in corsa le trattative per un piano fiscale poco prima della scadenza elettorale e a prescindere dall’esito (possibile un accordo in giornata), entrambi i candidati presentano manovre fiscali espansive, sebbene modulate in forma diversa (più redistributivo Biden, più incentrato sul taglio tasse Trump). In entrambi i casi, afferma Cesarano, il perno è rappresetato da un mega piano di investimenti in infrastrutture, oltre i 2000Mld$ per Trump, intorno ai 1300Mld$ per Biden. Sul fronte dei mercati, nelle ultime giornate Trump sta mettendo a segno segnali di recupero, emulando per ora quanto accadde negli ultimi 15 giorni della campagna elettorale del 2016.
Sul fronte virus, l’espansione è esponenziale soprattutto in Francia e Spagna e anche negli USA si assiste ad una ripresa dei contagi giornalieri. In questo contesto le banche centrali si dichiarano disponibili a fare di più ma allo stesso tempo rimanendo per ora in stand by, una situazione in cui i governi non possono ancora agire (Usa in preda alle elezioni ed area euro alle prese con l’approvazione del Recovery Fund) e lo stesso dicasi per i motivi prima accennati per le banche centrali.
Da qui Cesarano delinea lo scenario per gli ultimi due mesi dell’anno che potrebbe essere il seguente:
- Risk on sui mercati azionari per effetto del ritorno delle banche centrali
- Curva più ripida (tassi a lungo termine Us e tedeschi più elevati) e quindi possibile rotazione settoriale, come accadde anche nei due mesi successivi alle lezioni USA del 2016
- Andamento favorevole del mondo corporate bond Us grazie all’intervento Fed e potenzialmente anche della componente high yield euro in vista dell’inclusione nel piano QE della BCE
- Dollaro più forte (area 1,13/1,15 vs eur) in vista di tassi euro ancor più negativi sulla Tltro (non in termini di tassi di riferimento) e ricoperture delle ingenti posizioni corte di euro
- Oro temporaneamente in calo (verso 1800/1850$/oncia) in vista di un dollaro più forte ma sempre in trend primario crescente con primo recupero in vista del Capodanno lunare cinese del 12 febbraio 2021 (anno del bue)
- Spread 10y Italia in tendenziale calo verso area 100/120pb, dopo un temporaneo allargamento verso i 140/150pb in vista delle agenzie di rating S&P (23 ottobre) e Moody’s (6 novembre)