Spinta in più per le IPO delle Pmi con unione Euronext-Borsa Italiana
L’integrazione del Gruppo Borsa Italiana in Euronext, con il supporto dei due investitori strategici CDP (con CDP Equity) e Intesa Sanpaolo, offrirà una sponda ulteriore alle IPO delle piccole e medie imprese. A seguito della conferma dell’assemblea straordinaria di Euronext all’operazione di acquisizione di Borsa Italiana del 20 novembre 2020, nasce un nuovo ecosistema in Europa per la quotazione e per il secondario che sarà caratterizzato dalla competenza settoriale Tech, dall’innovazione e da un ampio network di investitori istituzionali e vedrà la presenza di oltre 1.800 emittenti con 4,4 trilioni di Euro di capitalizzazione aggregata, circa 11,7 miliardi di Euro in termini di valore azionario negoziato quotidianamente sul mercato secondario e oltre 42 miliardi di Euro raccolti nel 2019 a supporto dell’equity financing.
Più del 50% delle più grandi società europee saranno quotate sul mercato derivante dalla combined entity Euronext-Borsa Italiana.
IR Top Consulting, boutique finanziaria specializzata sui Capital Markets e nell’IPO Advisory, opererà come esperto nei processi di quotazione e Advisor ECM strategico delle PMI italiane all’interno del nuovo hub finanziario paneuropeo. “Con l’operazione Euronext-Borsa Italiana nasce il principale hub finanziario paneuropeo a supporto della raccolta di capitali da parte dell’imprenditoria italiana facilitandone lo sviluppo in ottica globale”, rimarca Anna Lambiase, fondatore e CEO, IR Top Consulting. Con oltre 42 miliardi di Euro raccolti nel 2019 a supporto dell’equity financing verrà valorizzata ulteriormente Borsa Italiana che, con 464 milioni di Euro in termini di ricavi e 264 milioni Euro di EBITDA nel 2019, avrà un ruolo fondamentale nell’operatività, strategia e governance futura in quanto maggior contributore in termini di ricavi per una quota del 34% sul totale dei ricavi dell’intero Euronext nell’ultimo bilancio.
“L’integrazione delle due infrastrutture – prosegue la Lambiase – potrà generare sinergie ed effetti positivi sul mercato azionario italiano per due principali motivi: il primo riguarda l’ampliamento del network di investitori istituzionali internazionali che, grazie ad un unico pool di liquidità, potranno investire sulle PMI quotate di eccellenza esponenti del Made in Italy; il secondo si collega al posizionamento del Gruppo risultante dall’aggregazione che creerà un contesto geografico più attrattivo e diversificato, stimolando l’interesse delle aziende italiane ad operazioni di M&A verso potenziali target a livello europeo. L’integrazione con Euronext potrà favorire sinergie tra i listini europei valorizzando l’Italia come sistema di PMI fortemente orientate all’innovazione e accelerando il processo di quotazione. L’acquisizione del Gruppo Borsa Italiana si inserisce in un contesto finanziario caratterizzato dal maggior ricorso all’IPO da parte delle PMI del settore tecnologico, maggiore attenzione degli investitori istituzionali alle tematiche ESG e dal lancio in Italia dei PIR alternativi in grado di favorire un maggiore afflusso di risorse verso l’economia reale. L’integrazione con Borsa Italiana, che conta circa 370 società quotate per una capitalizzazione complessiva pari a circa il 30% del PIL nazionale e un’elevata presenza di PMI, creerà le basi per l’Unione dei Mercati dei Capitali in Europa, sostenendo allo stesso tempo le economie locali. Le società potranno accedere a un’alternativa di finanza per la crescita nei diversi cicli di vita aziendale. Le PMI beneficeranno di un contesto di IPO agevolato e attraverso il loro ingresso sul mercato potrà essere ampliato l’universo investibile dei PIR Alternativi, con un maggiore afflusso di risorse sull’economia reale, stimato dall’ufficio studi IR Top in un impatto per le Small Cap pari a 12,2 miliardi di euro tra il 2020-2024, sulla base delle ipotesi del MEF che ipotizza un afflusso di 33,8 miliardi nel periodo considerato. Nell’integrazione Euronext-Borsa Italiana sarà strategico il ruolo che giocherà la nostra CDP per favorire la cultura del mercato dei capitali e l’accesso alla quotazione in Borsa come fonte di crescita e di sviluppo delle nostre PMI di eccellenza a favore dell’economia nazionale.”
Gli emittenti di Borsa Italiana saranno integrati all’interno di un’innovativa infrastruttura di Capital Markets paneuropea: il nuovo assetto, caratterizzato da un pool di liquidità con unico portafoglio ordini, potrà incentivare maggiormente l’accesso al mercato dei capitali da parte delle imprese italiane, in particolare quelle attive nel settore tecnologico, nonché le PMI e aziende familiari, che potranno beneficiare di un potenziale aumento della liquidità e di una maggiore visibilità, accelerando il proprio sviluppo nel più ampio contesto paneuropeo, anche grazie a potenziali operazioni di M&A.