Notizie Notizie Mondo Si respira aria di ottimismo per il 2021, ecco i quattro temi di investimento suggeriti da AllianzGI

Si respira aria di ottimismo per il 2021, ecco i quattro temi di investimento suggeriti da AllianzGI

2 Dicembre 2020 16:38

Se da un lato gli investitori possono approcciarsi al 2021 con ottimismo, in vista della messa sul mercato di un vaccino efficace contro la Covid-19, dall’altro l’andamento della ripresa economica resta incerto. È necessario diversificare in un’ampia gamma di strumenti, non solo in aree geografiche, settori e strategie che di recente hanno evidenziato un buon andamento. Lo si legge nel Market Outlook 2021 a cura di Allianz Global Investors, secondo cui la fase di profonda recessione è alle spalle, ma per tornare alla traiettoria di crescita pre-coronavirus potrebbero occorrere anni. L’economia globale si è ripresa dalla profonda recessione dovuta alla pandemia, malgrado alcuni Paesi debbano fare i conti con un aumento dei contagi e nuovi lockdown. In aggiunta ai settori che hanno prosperato durante la crisi, gli investitori potrebbero voler individuare nuove fonti di potenziale rendimento che possano beneficiare di come evolverà la ripresa. AllianzGI suggerisce quattro temi di investimento per il 2021.

Aumento rendimenti a lungo termine

Visto l’impegno delle banche centrali a sostenere l’economia nel quadro della pandemia di Covid-19, AllianzGI si aspetta che i tassi a breve restino estremamente bassi nel prossimo futuro. Si tratta essenzialmente del ripresentarsi delle politiche di financial repression (tassi bassi, flussi di capitali limitati e altre normative) attuate dalle autorità monetarie dopo le crisi finanziarie per aiutare le economie a ridurre l’indebitamento.

Secondo AllianzGI, i continui interventi delle banche centrali sono necessari, ma potrebbero comunque comportare un rialzo dell’inflazione e altre problematiche (come evidenziato in precedenza) a medio-lungo termine. Inoltre, nei prossimi trimestri i mercati obbligazionari saranno ancora inondati dall’abbondante offerta di titoli sovrani, conseguenza diretta di politiche fiscali estremamente espansive.

Equilibrio e selettività fondamentali

Nel quadro degli sconvolgimenti causati dalla Covid-19 e dei conseguenti lockdown, alcune aree geografiche e alcune asset class hanno evidenziato un andamento piuttosto positivo, in particolare le large cap tecnologiche USA e i rivenditori online. Gli sviluppi positivi nella lotta al coronavirus potrebbero sostenere una gamma più ampia di titoli e aree geografiche in aggiunta ai “vincitori” del periodo della pandemia. Un importante passo avanti in tal senso è stato l’annuncio di trial promettenti sui vaccini verso fine 2020.

In ogni caso, si legge nel report, non è ancora chiaro quanto tempo ci vorrà per la commercializzazione dei vaccini e quante persone accetteranno di vaccinarsi. Sino ad allora è probabile che molte aree geografiche debbano fronteggiare ondate periodiche di contagi. Pertanto, in attesa dell’adozione su vasta scala di vaccini e cure efficaci, le prospettive di crescita resteranno incerte e la spesa nel settore privato (compresi consumi e investimenti privati) potrebbe risentirne. Le azioni potrebbero risentire di un deterioramento dei dati economici sul ciclo, in particolare in caso di disconnessione tra i prezzi degli asset e la salute dell’economia sottostante.

Indebolimento del dollaro americano

Nel quadro dell’accelerazione della ripresa economica globale si è assistito ad una flessione del dollaro rispetto ad altre divise. Mentre alcuni economisti vedono un’inversione di tendenza all’orizzonte (essenzialmente perché l’incertezza circa la Covid-19 sostiene i “beni rifugio” come l’USD) AllianzGI è leggermente più incline a credere che il dollaro si svaluterà per diverse ragioni: sopravvalutazione a livello storico; allentamento più aggressivo della politica monetaria negli USA rispetto ad altri Paesi (confermato anche dalla decisione della Federal Reserve di passare ad un target di inflazione media); assenza di segnali di stress nei finanziamenti in USD, diversamente da quanto accaduto a inizio 2020 quando le società e i Paesi hanno faticato a ottenere dollari.

L’investimento sostenibile

La pandemia di coronavirus ha messo in luce le vulnerabilità dell’economia globale e dei sistemi su cui facciamo affidamento. Secondo AllianzGI, sempre più spesso gli investitori dovranno adottare un approccio selettivo sia a livello settoriale che di singoli titoli, invece di fare affidamento sulla performance del mercato nel complesso. I fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) possono contribuire a individuare i principali rischi a livello globale e a testare la resilienza di società e sistemi. La pandemia di Covid-19 ha inoltre obbligato molti investitori a premere il tasto “reset” e a ricalibrare le proprie priorità; le autorità fiscali e monetarie, i governi e gli investitori stessi infatti hanno dovuto esaminare gli impatti sociali dell’attività economica. Sempre più investitori vorranno impiegare il capitale in modo sostenibile e cercheranno idee originali per contribuire alla realizzazione di cambiamenti tangibili nella vita reale in relazione a problematiche quali ad esempio il cambiamento climatico.

A tal fine, si legge nel report, gli investitori potrebbero scegliere soluzioni in linea con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (SDG) che intendono promuovere una maggior cooperazione tra Paesi, organizzazioni, società e singoli individui per risolvere importanti problematiche in tema di sviluppo. Secondo un report dell’ONU del 2017 il gap di finanziamento degli SDG nei Paesi avanzati si attestava a circa USD 2.500 miliardi l’anno, pertanto è fondamentale reperire nuove soluzioni di investimento per i Paesi e i settori dove i finanziamenti sono più carenti.