Sell in May and go away? Non quest’anno. Ecco le ragioni
I numeri parlano chiaro a favore delle azioni negli ultimi 12 mesi. Dopo essere sceso del 34% in soli 24 giorni – il più veloce declino di sempre – l’S&P 500 è salito dell’88% dai minimi del 2020 e scambia a livelli record.
Con maggio inizia un periodo dell’anno in cui le azioni hanno storicamente trovato più difficile avanzare e si parla spesso di “Sell in May e go away”. Secondo gli esperti di UBS però se da una parte si attendono che periodiche ondate di elevata volatilità si presenteranno nei prossimi mesi, dall’altra ritengono che rimanere investiti con un approccio diversificato sia preferibile alla vendita a maggio per una serie di ragioni.
Sell in May e go away sì o no?
In primis, la strategia sell-in-May non funziona in modo coerente su tutti i mercati. Mentre ha funzionato per l’Europa, negli Stati Uniti la strategia stay-invested tende a sovraperformare, soprattutto negli ultimi anni. I rendimenti azionari per il periodo maggio-ottobre variano considerevolmente tra i diversi mercati, ma anche con una notevole volatilità tra gli anni per ogni dato mercato. Ad esempio, le azioni cinesi hanno registrato un rally di oltre il 20% tra maggio e ottobre nel 2017 e nel 2020, e le azioni della zona euro sono salite di oltre il 10% nel 2013.
Inoltre, quest’anno potrebbe essere diverso. Nell’ambiente attuale, potrebbe essere prematuro aspettarsi un picco a breve termine delle azioni. L’effetto dello stimolo fiscale e il rimbalzo post-COVID-19 nella domanda dei consumatori e delle imprese sta portando a livelli straordinari di crescita, in particolare negli Stati Uniti, che probabilmente persisteranno ancora per diversi mesi. A sua volta, questo contesto macro di sostegno sta alimentando una ripresa più forte del previsto degli utili aziendali – la crescita degli utili del primo trimestre degli Stati Uniti supererà il 45%. Dal nostro punto di vista, dicono gli esperti di UBS, il rally delle azioni continuerà.
Inoltre, il timing dei mercati è difficile e può essere costoso. L’anno scorso abbiamo assistito al più forte mercato orso statunitense della storia, ma anche la più rapida ripresa del mercato. Questo è un buon esempio di come cercare di temporizzare i mercati possa comportare significativi costi di opportunità. Per gli investitori che vendono a maggio, riacquistare più tardi può essere psicologicamente difficile, soprattutto se nel frattempo i mercati si sono ripresi. Questo può ritardare ulteriormente la decisione di reinvestire, aggravando potenzialmente l’effetto. Inoltre, nell’ambiente attuale, tenere la liquidità per troppo tempo è costoso. Con i tassi d’interesse nominali inferiori all’inflazione, la liquidità sarà un freno significativo per i portafogli.
UBS consiglia di rimanere investiti
Gli investitori dovrebbero comunque prepararsi a una maggiore volatilità concludono gli esperti. Piuttosto che “sell in May e go away”, UBS consiglia agli investitori di rimanere investiti e intraprendere le seguenti tre azioni: in primo luogo, rivedere i piani finanziari a lungo termine; in secondo luogo, diversificare su temi chiave, regioni e asset class e in terzo luogo, considerare l’utilizzo della volatilità per investire, diversificare e proteggere.