Notizie Notizie Italia Rumor interesse per Anima accende voglia M&A in tutto il settore

Rumor interesse per Anima accende voglia M&A in tutto il settore

27 Aprile 2020 15:14

A tre anni di distanza dall’operazione Pioneer, il colosso francese Amundi potrebbe tornare a scaldare l’M&A del risparmio gestito in Italia. Amundi starebbe infatti valutando l’ingresso in Anima con una quota rilevante e sarebbe un primo passo per una eventuale scalata.

L’indiscrezione riportata dal quotidiano La Verità ha messo le ali oggi al titolo Anima che sale di oltre l’11% a quota 3,056 euro. Possibile avvio di un risiko sul settore risparmio gestito che sta spingendo anche altri testimoniale del settore con Azimut – che sale di oltre il 6,8%, così come Poste Italiane (+4,68%) che è azionista di Anima.

L’azionariato di Anima Holding vede Banco BPM con il 14,3% e Poste con il 10% (River and Mercantile AM 5%, Norges 3%). Credit Agricole ha già una importante partnership nel credito al consumo con la stessa Banco BPM attraverso Agos ducato, e ha acquisito Pioneer nel 2017 da Unicredit per 3,5 mld, facendo diventare l’Italia il secondo mercato per Amundi (con € 177bn di AUM a fine 2019 su un totale di € 1,654bn).

Alessandro Melzi d’Eril, il nuovo amministratore delegato di Anima Holding, lo scorso mese ha rimarcato che la crisi in atto per l’emergenza Covid-19 potrebbe accelerare il processo di aggregazione già in atto nel risparmio.

Per scalata servirebbe l’avallo di Banco BPM

Anima ha un accordo di partnership con Banco fino a fine 2037. Equita stima che Banco BPM rappresenti il 26% degli AUM di Anima (o il 48% ex AUM di Poste). Banco ha un lock-up su una quota dell’8,1% fino al 30 giugno 2020. “Per effettuare un’operazione su Anima è necessario un accordo con Banco, dato che le società sono legate da un accordo di partnership di lungo termine. Inoltre riteniamo che il vero snodo nel consolidamento del settore del risparmio gestito italiano siano innanzitutto le integrazione tra le banche, e successivamente le fabbriche prodotto”.

Mediobanca Securities indica come Anima sia uno dei due titoli del comparto asset gatherers su cui ha rating outperform (con target price a 4,2 euro) grazie ai suoi multipli depressi (unico caso tra le cinque società quotate). Gli analisti della banca d’affari di piazzetta Cuccia ritengono che le basse valutazioni attuali siano non giustificate considerando l’andamento dei flussi e il flusso di cassa che l’azienda continua a generare.

Alessandro Melzi d’Eril, il nuovo amministratore delegato di Anima Holding, lo scorso mese ha rimarcato che la crisi in atto per l’emergenza Covid-19 potrebbe accelerare il processo di aggregazione già in atto nel risparmio.