Prysmian: utili e ricavi in calo per il colosso dei cavi. E’ l’effetto WesternLink
A fronte della problematica relativa all’interruzione del collegamento sottomarino ad alta tensione diretta tra Scozia e Inghilterra, Western Link, il cda di Prysmian ha ritenuto di effettuare un accantonamento per 70 milioni di euro. La decisione è arrivata nella riunione odierna del Consiglio di amministrazione del colosso dei cavi, indetta proprio per discutere ed esaminare tutti gli elementi che potrebbero derivare dalle indagini preliminari sul progetto WesternLink e per definire le rettifiche necessarie ai conti.
Caso WesternLink: Prysmian accanotna 70 milioni di euro
Il 6 aprile 2019, come ricorda Prysmian in una nota, è stato rilevato un problema che ha determinato l’interruzione del collegamento sottomarino Western Link. Le verifiche effettuate hanno localizzato la problematica verificatasi durante l’esecuzione del commissioning test nella tratta offshore del cavo e a fronte di tale ulteriore problematica il Consiglio di Prysmian, sulla base delle valutazioni dei tecnici, ha ritenuto di effettuare un accantonamento per 70 milioni di euro. Tale accantonamento, si legge nella nota, è a fronte delle penali previste contrattualmente, dei costi di riparazione e dei costi accessori relativi alla problematica occorsa il 6 aprile e a ulteriori riparazioni che si dovessero eventualmente rendere necessarie nel prevedibile futuro. Accanto ai 70 milioni di euro per WesternLink, Prysmian ha deciso l’accantonamento di altrettanti 25 milioni per le richieste di risarcimento danni pervenute ad alcune società del gruppo, tra fine marzo e inizio aprile 2019, da parte di alcuni clienti a seguito della decisione della Commissione Ue dell’aprile 2014, relativa a presunte condotte anticoncorrenziali nel mercato dei cavi ad alta tensione terrestri e sottomarini.
I conti del gruppo
Andando nel dettaglio dei conti, l’utile netto della capoguppo Prysmian si è ridotto di 4 milioni di euro, attestandosi a €95 milioni, per gli effetti risultanti sul consolidato fiscale delle società italiane. il colosso dei cavi ha registrato ricavi ridotti di 53 milioni di euro e tutti ascrivibili al segmento operativo Projects, per effetto degli accantonamenti sulla commessa WesternLink. Sulla base di tale modifica, rende noto Prysmian, la crescita organica si attesta a 2,8% (rispetto ai 3,3% comunicato il 5 marzo). L’EBITDA Rettificato si è ridotto per 70 milioni di euro tutti ascrivibili al segmento operativo Projects, per effetto degli accantonamenti sulla commessa WesternLink. L’EBITDA si è ridotto per 95 milioni di euro ascrivibili per 70 milioni agli accantonamenti sulla commessa WesternLink, e per 25 milioni agli accantonamenti in materia antitrust. L’Utile Netto infine anche in talo caso si è ridotto per €72 milioni, attestandosi a €58 milioni per via di quanto sopra descritto e tenuto conto dei relativi effetti fiscali.
Infine il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,43 euro per azione, per un ammontare complessivo di circa 113 milioni. Il dividendo, ove deliberato, sarà posto in pagamento a partire dal 26 giugno 2019, record date 25 giugno 2019 e data stacco il 24 giugno 2019.