Prysmian: per analisti tra i player italiani più resilienti nella crisi attuale, fioccano nuovi target post conti
Prysmian resta sotto i riflettori a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali. In una giornata intonata al rialzo, il titolo del big italiano dei cavi sovraperforma il Ftse Mib, mostrando una crescita di circa il 3,3% a 24,11 euro per azione. E proprio dopo i risultati trimestrali sono fioccate le revisioni del target price da parte degli analisti.
Oggi è arrivata la valutazione di Intesa Sanpaolo che ha portato il prezzo obiettivo da 25,5 a 27,2 euro, con un rating fermo ad ‘add’. “I risultati del terzo trimestre di Prysmian, che hanno superato le nostre stime di circa l’11%, migliorano ulteriormente la visibilità sull’anno“. Inoltre, “le attese per le forti attività di appalto in sottomarini e l’esecuzione dei progetti nel 2021, insieme alla resilienza del business Energy & Infrastructure (E&I), sostengono la nostra fiducia nel prossimo anno”, scrivono ancora da Intesa mettendo, tuttavia, in evidenza come “la pandemia continuerà ovviamente ad avere un impatto sullo scenario macro e per sollevare interrogativi sui tempi di esecuzione dei contratti di progetto nonché sulla crescita futura di T&I e cavi industriali”. Sul fronte tlc, “i volumi dei cavi telecom e l’andamento della gestione devono essere attentamente monitorati in scia alla continua pressione sui prezzi”, aggiungono gli analisti che considerano però Prysmian come uno dei player italiani più resilienti nella crisi attuale, beneficiando anche del bisogno più forte di digitalizzazione, a causa della pandemia insieme al processo di transizione energetica in corso“.
In una nota dedicata al settore cavi europeo, Credit Suisse conferma la valutazione neutral su Prysmian, con un nuovo target price che sale a 24 dai precedenti 17. Nel report gli esperti della banca svizzera hanno promosso Nexans, portando la raccomandazione outperform dal precedente neutral e il prezzo obiettivo a 54 euro da 39. E nei giorni scorsi, subito dopo l’arrivo dei conti, era scattata la promozione a buy del titolo Prysmian da parte degli analisti di Kepler Cheuvreux. I risultati del terzo trimestre sono stati superiori del 3/6% rispetto alle stime. “Prysmian è diventata e rimarrà un beneficiario delle attrazioni legate all’ESG: ci aspettiamo che la transizione energetica sostenga la sua divisione Progetti per un lungo periodo di tempo”, affermano gli analisti.
I numeri del terzo trimestre: in sintesi
Nel terzo trimestre è migliorata la marginalità con un rapporto Ebitda rettificato su ricavi al 9,1% rispetto al 9% del terzo trimestre 2019. L’indebitamento finanziario netto si esprime in 2.669 milioni, in miglioramento grazie alla forte capacità di generazione di cassa con free cash flow a 617 milioni nei dodici mesi ottobre 2019-settembre 2020. L’andamento organico delle vendite del terzo trimestre 2020 evidenzia un trend in sequenziale miglioramento (-5,2% rispetto al terzo trimestre 2019, escludendo il segmento Projects), a conferma della resilienza e solidità dell’organizzazione e della validità delle misure di contrasto agli effetti della pandemia Covid-19
Confermata la guidance. “La situazione permane critica in tutte le aree geografiche, ma sulla scorta dei risultati al 30 settembre, possiamo confermare con fiducia gli obiettivi per l’intero esercizio aggiornati in seguito all’insorgere della pandemia”, ha commentato l’amministratore delegato, Valerio Battista.
Il punto tecnico (a cura dell’ufficio studi di Borse.it)
Il quadro grafico di Prysmian è positivo anche se il titolo ha tranciato di netto la trend line rialzista di breve periodo costruita sui minimi di marzo e settembre di quest’anno. La rottura è avvenuta poco dopo aver toccato un nuovo massimi annuale a 26,8 euro che ha portato a una fase di correzione fino al test del supporto chiave a 22,3 euro. Da qui Prysmian sta tentando di impostare un rimbalzo che confermerà la forza solo al superamento dei 25,18 euro con possibili allunghi verso nuovi massimi in area 27 euro. Al ribasso, invece, il supporto chiave si colloca a 22,3 euro. In caso di break possibili discese verso il 38,2% di Fibonacci a 21,6 euro (di tutto l’uptrend avviato a marzo 2020) e poi 20 euro.