Pop Sondrio, sposa ideale di Bper con metamorfosi SpA? In caso di nozze la ‘mollata’ BPM guarderà a UniCredit?
Titolo Banca Popolare di Sondrio osservato speciale, spicca tra i bancari di Piazza Affari segnando un rally del 3,5% circa.
Si infittiscono i rumor sul suo ruolo di preda del risiko bancario, a cui la banca sarebbe destinata, una volta diventata società per azioni. La metamorfosi, che grazie alla riforma Renzi dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno, ha già scatenato i buy sul titolo altre volte.
Vale la pena ricordare come gli acquisti siano scattati anche nel giorno in cui è partita l’Opa di Credit Agricole Italia su CreVal. Il mercato ha ipotizzato infatti una combinazione tra le due banche valtellinesi Pop Sondrio e Credito Valtellinese, in caso di flop dell’Opa francese su CreVal. Flop che nelle ultime ore appare in realtà meno probabile visto che, a dispetto del fronte degli hedge fund contrari all’offerta francese, le adesioni all’Opa di Credit Agricole Italia sono improvvisamente salite, fino al 15,6% circa del capitale oggetto dell’operazione.
Secondo fonti di mercato riportate da Il Corriere della Sera, a cedere il 9,8% sarebbe stata Credit Agricole Assurances mentre l’altra adesione è arrivata dal fondo Algebris di Davide Serra, che si era già impegnato ad aderire all’Opa, tra l’altro anche in caso di flop della stessa.
Tornando a Banca Popolare di Sondrio, il fermento sul titolo viene spiegato, tra gli altri, da Equita SIM:
“Domani si terrà l’udienza del Consiglio di Stato in merito alla legge che richiede la trasformazione in spa delle banche popolari con attivi superiori agli 8 miliardi di euro e, conseguentemente, all’obbligo di trasformazione di Banca Popolare di Sondrio, ad oggi fissato per il 31 dicembre 2021. Ci aspettiamo che la decisione del Consiglio di Stato sia in continuità con la sentenza espressa dalla Corte di Giustizia Europea il 15 luglio 2020, che evidenziava la compatibilità della normativa nazionale italiana con le disposizioni del diritto dell’Unione”.
“Riteniamo che già oggi Popolare di Sondrio incorpori almeno in parte l’appeal speculativo legato alla trasformazione e alla conseguente contendibilità della banca – si legge ancora nella nota di Andrea Lisi di Equita – In caso di M&A, riteniamo che Bper sia il principale candidato per un’aggregazione con Popolare di Sondrio, con Carlo Cimbri, CEO di Unipol (primo azionista di Bper con una quota del 19%), che recentemente aveva dichiarato che ‘qualora Pop di Sondrio si trasformasse in spa sarebbe logico per Bper avviare dialoghi per un’aggregazione'”.
Sulla base di queste dichiarazioni, “assumendo un premio del 15% rispetto ai prezzi attuali di Popolare di Sondrio (P/TE implicito = 0,5 volte), con una componente cash del 20%, l’operazione sarebbe sostanzialmente neutra dal punto di vista del capitale di Bper (CET1 in area 14%), con la combined entity che avrebbe un asset quality in linea con i peers (npe ratio 5% dopo derisking) e un migliorato posizionamento competitivo (quota di mercato in Lombardia che passerebbe dal 7% di Bper standalone a una quota superiore al 12%). Dal punto di vista di Bper – conclude la nota della SIM milanese -l’operazione sarebbe eps accreative mid-single digit dal 2023. La nuova entità tratterebbe con un 2021 P/TE 2022 di 0,4 volte, 2022-23 P/E post sinergie di 7,2-6,5 volte con un ROTE del 6% circa”.
A questo punto l’osservazione, guardando alle possibili operazioni di M&A nel settore bancario italiano, è la seguente: una eventuale aggregazione tra Bper e Pop Sondrio strapperebbe ovviamente Bper a Banco BPM.
E’ vero comunque che Banco BPM è stata spesso citata anche come possibile preda di UniCredit, che si prepara a iniziare una nuova era con il ceo Andrea Orcel, che si insedierà ufficialmente nella banca a partire dalla giornata di domani, giovedì 15 aprile, dopo il sì degli azionisti (convocati in assemblea ordinaria e straordinaria).
UniCredit viene vista tuttavia come unica banca capace di salvare Mps: allo stesso tempo, c’è anche chi ha parlato di una fusione a tre UniCredit-Mps-Banco BPM. Insomma, gli scenari e le ipotesi non mancano. E vale la pena ricordare che altre ipotesi hanno parlato anche di come la Popolare di Sondrio potesse essere nel radar di Credem.