Piazza Affari sale a inizio 2022, debutto volatile di Iveco. Riflettori su TIM e Nexi
Convinti rialzi in avvio del nuovo anno per Piazza Affari. Il Ftse Mib, che lo scorso anno ha segnato oltre +23%, segna +1% circa a 27.620 punti dopo quasi un’ora di contrattazioni. Tra i migliori oggi spicca Telecom Italia (+2,2%) con Gorno Tempini, presidente di Cdp, che in un’intervista concessa a Il Sole 24 Ore rimarca che l’azionista pubblico supporta il progetto della rete unica, da realizzare in tempi brevi. Tra le banche scatto a +2,5% di Intesa Sanpaolo. Bene anche Unicredit (+0,84%) che è stato il miglior titolo 2021 con oltre +77%.
Stellantis è arrivata a segnare stamattina oltre +2% in area 17 euro in attesa dei dati sulle immatricolazioni auto in Italia. Intanto il Francia il gruppo nato dalla fusione tra PSA e FCA segna -14% delle immatricolazioni a dicembre 2021.
Debutto volatile per Iveco
Tiene banco oggi il debutto a Piazza Affari per il titolo Iveco che viaggia in area 10 euro (toccato un picco a 11,4 euro dopo lo scorporo da CNH, con quest’ultima invece che cede circa l’11% in area 15,16 euro.
Sotto i riflettori anche Nexi (+2,6%) in quanto da inizio anno è divenuta efficace la fusione con Sia.
Pandemia e banche centrali
Il nuovo anno inizia con in primo piano sempre la pandemia e le mosse delle banche centrali con la Fed attesa a più rialzi al fine di raffreddare le pressioni inflattive. L’aumento dei contagi dovuto al diffondersi della variante omicron ha contribuito a portare a migliaia di cancellazioni di voli durante le festività natalizie e alcune aziende e scuole stanno prendendo in considerazione chiusure temporanee. Oltreoceano diverse banche di Wall Street hanno chiesto ai dipendenti di lavorare da casa per le prime settimane di gennaio.
Spread, partita per il Quirinale e mosse Bce
Per quanto riguarda l’Italia, a dominare in questo primo scorcio d’anno sarà in primo luogo la partita relativa al prossimo presidente della Repubblica. Il mandato di Mattarella terminerà il 3 febbraio. “Il futuro politico di Draghi è un driver importante in grado di condizionare le scelte soprattutto dei grandi investitori esteri”, rimarca Pietro Di Lorenzo, trader professionista e fondatore di SOS Trader. Nella parte finale del 2021 lo spread BTP-Bund si è progressivamente allargato ai massimi annui andando ad avvicinare i 140 pb con gli investitori che temono un ritorno dell’instabilità politica se Draghi lascerà il governo per diventare Capo dello Stato.
Anche oggi lo spread Btp-Bund viaggia in rialzo a 133 pb con rendimento del Btp decennale in area 1,18%.
Il movimento di rialzo dei tassi governativi è corale in Europa, supportato anche dalle dichiarazioni dell’austriaco Holzmann e dell’olandese Knot, entrambi membri hawkish della Bce. Il primo favorevole ad una graduale fuoriuscita dai tassi negativi e dalle misure non convenzionali già quest’anno ed il secondo che ha evidenziato come, a suo avviso, la BCE dovrebbe alzare i tassi ad inizio 2023.