Notizie Indici e quotazioni Piazza Affari in fase riflessiva, per Credit Suisse minor rischio politico non ancora riflesso nelle valutazioni

Piazza Affari in fase riflessiva, per Credit Suisse minor rischio politico non ancora riflesso nelle valutazioni

12 Aprile 2021 10:13

Piazza Affari ha perso il tocco magico? L’ultima settimana ha visto il listino milanese non accodarsi al treno dei rialzi record per Wall Street e l’azionario globale in generale. Dopo che tra febraio e marzo l’indice Ftse Mib si era mosso con convinzione al rialzo cavalcando anche l’effetto dell’arrivo di Mario Draghi al governo, adesso è in atto una fase di assestamento complice anche la debolezza del settore bancario. 

L’indice Ftse Mib ha così chiuso l’ultima ottava in rosso (-1,14%) interrompendo la serie di 5 settimane consecutive in rialzo. A pesare sono stati diversi fattori, in primis la debolezza del settore bancario con il riemergere di incertezze sul fronte dividendi. Pietro Di Lorenzo, analista e fondatore di SOSTrader, sottolinea tre elementi che hanno frenato il listino milanese: i titoli bancari dopo il richiamo alla prudenza della Lagarde sui dividendi, la scarsa rapidità con cui si sta procedendo con le vaccinazioni e la vicinanza della resistenza decennale in area 25.000 punti.

 

Tra gli analisti continua ad esserci comunque fiducia verso le prospettive di Piazza Affari. Secondo Credit Suisse, ci sono tre fattori principali per cui l’Italia rappresenta un’opportunità: un ridotto rischio politico, rischio politico/BTP italiano, fase del ciclo e valutazione. “Pensiamo che il rischio politico italiano sia ora il più basso degli ultimi anni. Il nuovo governo italiano di unità nazionale sotto la guida di Mario Draghi è sostenuto dai maggiori partiti italiani, tra cui M5S, Lega, FI e PD, garantendo un’ampia maggioranza. Questo dovrebbe renderlo più stabile e metterlo in una buona posizione per approvare misure fiscali e riforme”, argomenta Credit Suisse che vede il ridotto rischio politico riflesso nello spread ma non nelle valutazioni azionarie. Credit Suisse ritiene che il rischio principale è che ci sono grandi questioni strutturali da affrontare e l’Italia sembra effettivamente essere al momento “ora o mai più”. La crescita del PIL pro capite dell’Italia è stata la più bassa di qualsiasi paese della zona euro nell’era pre-COVID-19. Infatti, il CAGR è stato negativo tra il 2000 e il 2019.

Wall Street corre in attesa della nuova earning season 

Settimana scorsa la Borsa di New York ha mostrato i muscoli: l’S&P 500 e il Dow Jones hanno raggiunto nuovamente i record salendo venerdì rispettivamente dello 0,77% a 4.128 punti e dello 0,89% a 33.800 punti. Nelle prossime giornate riflettori puntati sull’avvio dell’earning season oltreoceano. Da mercoledì le principali banche dare in pasto agli investitori i primi riscontri sul 2021. Secondo i dati IBES di Refinitiv, gli utili complessivi dell’S&P 500 dovrebbero aumentare del 25% nel primo trimestre 2021 rispetto a un anno fa. Si tratterebbe del più grande guadagno trimestrale dal 2018, quando i tagli alle tasse voluti da Donald Trump avevano determinato un’impennata dei profitti. Per tutto il 2021, la crescita degli utili dell’S&P 500 è stimata di ben +26,5% contro un calo del 12,6% lo scorso anno.

Ieri il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha affermato che l’economia USA è a un punto di svolta, con una crescita più forte e assunzioni in vista grazie al lancio del vaccino e al potente sostegno monetario e fiscale. Tuttavia, una recrudescenza del virus è ancora un grave rischio, ha aggiunto Powell.

Sul fronte macro grande attesa per i dati in arrivo nei prossimi giorni: l’inflazione Usa a marzo in primis ma anche il PIL cinese nel 1° trimestre 2021 e lo Zew tedesco.

I titoli da seguire oggi

Tra i titoli interessanti per la prossima seduta, le indicazioni date da SOS Trader si soffermano su seguenti titoli:

BUZZI UNICEM consolida sotto la resistenza in area 22.8€. Una chiusura superiore questo livello, fornirà un significativo segnale di continuazione rialzista

AMPLIFON mostra crescente forza relativa, archiviando la terza settimana positiva consecutiva. I prezzi si riportano a contatto con la resistenza psicologico rappresentato dai 33€: una chiusura confermata sopra questo livello, potrebbe aprire il campo a un nuovo impulso rialzista.

CNH si scontra con la resistenza in area 11,45€. E’ stata una buona opportunità per effettuare un veloce trade intraday illustrato in questo articolo ed eventualmente anche uno short mutiday a rischio contenuto.

Torna al centro dell’interesse del mercato NEXI che testa la resistenza in area 15,5€. Possibile intervenire a seguito del breakout di questo livello

Effetto ‘Chiara Ferragni’ su TODS che esplode nei volumi e nella volatilità. Attendiamo un rapido pull back che ci consenta di individuare un punto di ingresso a più basso rischio.