Piazza Affari: Equita, Italia è tornata investibile. Profilo rischio migliorato con Draghi
Il mese di settembre è stato i peggior mese sui mercati dall’inizio della pandemia. Le perdite registrate ieri da Wall Street sono state le più forti, nel mese di settembre, da quelle incassate nel mese in cui è risuonato in tutto il mondo il campanello d’allarme della pandemia Covid-19, ovvero dal mese di marzo del 2020. Cosa attendersi dal mese di ottobre appena iniziato? Equita ha pubblicato come ogni mese il suo “Monthly report” in cui mette in luce le performance del mese appena archiviato e guarda al mese di ottobre indicando quali sono i potenziali fattori a supporto dei mercati azionari.
“A settembre i mercati azionari sono stati negativi (Global Equities -4%) a causa di preoccupazioni su nuove restrizioni normative in Cina, timori di contagio dal possibile default del colosso immobiliare cinese Evergrande (con 300 miliardi di dollari di passività e circa 2 trilioni di yuan di asset pari al 2% del Pil cinese) e del tapering della Fed”, rimarca Luigi De Bellis, co-responsabile dell’ufficio studi di Equita Sim, che sottolinea che i tassi d`interesse Usa, dopo essere scesi all`1,1% circa a metà luglio, sono costantemente saliti fino all`1,52% (+21 punti base nell`ultimo mese). In questo contesto, secondo l’esperto, a beneficiarne sono stati soprattutto i titoli Value e legati al `reflation trade` e `re-opening` (ad esempio energetici, finanziari), mentre più penalizzati i titoli Growth (tecnologici) e difensivi. “A nostro avviso i tassi d`interesse, sia negli Stati Uniti sia in Europa, stanno segnalando uno scenario `reflazionistico` più forte”, aggiunge.
L’aumento dell’inclinazione della curva dei tassi potrà portare a fasi di volatilità dei mercati nella fase di aggiustamento; “tuttavia, riteniamo che i fattori a supporto dei mercati azionari restino diversi e solidi: i casi Covid-19 si stanno stabilizzando e vediamo un continuo allentamento dei timori legati alla variante Delta; inoltre, la percentuale elevata di persone vaccinate riduce i rischi associati ad ulteriori nuove ondate del virus”, spiega Luigi De Bellis nel “Monthly report”. Equita si attende una crescita economica che resterà solida anche nel 2022 (Pil Usa reale atteso +4,2% e quello dell’Ue a +4,5%) e tassi d’interesse reali fortemente negativi: le banche centrali non hanno reali alternative rispetto a spingere sulla crescita nominale in modo da rendere sostenibile il debito creato durante la fase pandemica.
Inoltre, l’esperto si attende una politica fiscale che resterà espansiva (con il lancio del piano infrastrutturale negli Usa e l`implementazione del Recovery Fund in Ue). Soffermandosi su Piazza Affari, De Bellis afferma che l’Italia è tornata investibile e il suo profilo di rischio è drasticamente migliorato grazie a Draghi. Di conseguenza, “nel portafoglio raccomandato restiamo sovrappeso rispetto al benchmark (97,5% rispetto a peso neutro del 95%), ma abbiamo leggermente ridotto l’investito di 120 punti base per avere della flessibilità in caso l`aumento della volatilità dei mercati crei delle occasioni.