Petrolio: dal meeting Opec di Abu Dhabi massimo impegno a rispettare i tagli alla produzione
L’Opec si aspetta un maggior rispetto dell’accordo sui tagli alla produzione di petrolio dopo la riunione straordinaria di due giorni ad Abu Dhabi con gli altri paesi produttori. Il vertice, chiuso ieri sera, ha segnato “l’impegno forte e fermo ad applicare gli aggiustamenti di produzione dei paesi membri e non dell’Opec”, si legge nella nota del cartello del petrolio.
A fine 2016 si era raggiunta una intesa per ridurre la produzione di greggio di 1,8 milioni di barili al giorno fino a marzo 2018, così da limitare l’offerta sui mercati mondiali e sostenere i prezzi. Ma, secondo alcune fonti secondarie dell’Opec, l’Iraq e gli Emirati Arabi (membri del cartello), oltre che il Kazakhstan e la Malesia (non membri Opec) non avrebbero rispettato l’accordo nei mesi scorsi, sollevando dubbi sulla capacità dell’organizzazione di imporre le sue decisioni. Secondo quanto emerso dal meeting di Abu Dhabi, ora anche questi paesi hanno espresso la loro volontà a cooperare nei prossimi mesi con le autorità di vigilanza per raggiungere l’obiettivo di “pieno rispetto” dell’accordo.
Le conclusioni di questo vertice straordinario saranno presentate nel corso di una riunione tecnica, prevista il prossimo 21 agosto a Vienna, sede dell’Opec. Intanto le quotazioni del petrolio rimangono fiacche, con il future sul Wti con scadenza a settembre che questa mattina scivola dello 0,10% rimanendo sotto la soglia dei 50 dollari a 49,09 dollari al barile, mentre il Brent cede lo 0,30% a 51,99 dollari.