Notizie Valute e materie prime Petrolio: Opec+ allenta i tagli produttivi, cosa significa per il mercato?

Petrolio: Opec+ allenta i tagli produttivi, cosa significa per il mercato?

16 Luglio 2020 10:50

Di fronte a una domanda petrolifera in recupero dopo lo scoppio della pandemia di coronavirus, l’Opec+ rivede la sua strategia. Come ampiamente atteso dal mercato, l’Opec+ ha raggiunto un’intesa per allentare i tagli alla produzione di greggio. A partire da agosto il taglio scenderà a 7,7 milioni di barile al giorno dagli attuali 9,7 milioni. “La ripresa globale sta procedendo più velocemente del previsto, trainata da una forte ripresa della domanda di petrolio in Asia e negli Stati Uniti – segnala Michel Salden, head of commodities di Vontobel Asset Management -. La Cina (raffinerie cinesi di proprietà dello stato) ha utilizzato la sottovalutazione del petrolio nel primo trimestre per aggiungere alle riserve strategiche portando ad una forte crescita anno dopo anno dell’appetito cinese per il petrolio. Infatti, gli acquisti strategici hanno più che compensato il calo del consumo di petrolio cinese dovuto al Covid”.

Da Equita segnalano che il livello effettivo di riduzione della produzione totale di petrolio dell`Opec+ potrebbe essere di circa 8,1/8,2 milioni di barili ad agosto visto che alcuni dei paesi membri dell`Opec + non sono riusciti a rispettare in pieno i rispettivi livelli di riduzione della produzione a maggio e giugno – per cui si è deciso che, a titolo di compensazione, ridurranno la loro produzione di greggio nei mesi di luglio, agosto e settembre. Gli analisti della sim milanese ritengono, infine, che il range 35-45 dollari al barile di Brent sia ragionevole nella seconda parte del 2020. La prossima riunione del comitato tecnico di controllo sarà il 18 agosto.

“Mentre la domanda globale di petrolio è destinata a normalizzarsi completamente nel 2021 (solo la domanda di jet fuel è in ritardo), la domanda di benzina e di materie plastiche crescerà più velocemente nel 2021”, spiega il responsabile commodities di Vontobel Asset Management, secondo il quale il calo della produzione di petrolio da parte delle grandi compagnie petrolifere occidentali spiega perché l’Opec+ può aumentare significativamente la propria quota di mercato. Fondamentalmente la loro quota di mercato e la loro posizione dominante è destinata a crescere del 10% in 12 mesi. Vontobel AM si attende un aumento strutturale della produzione dall’Opec senza alcun rischio di ribasso per i prezzi del petrolio nei prossimi 18 mesi, sottraendo quote di mercato alle major petrolifere e ai produttori di scisto statunitensi.

Cosa significa per il mercato?
“L’allentamento dei tagli all’offerta non è una sorpresa per il mercato, che aveva già ampiamente valutato questa decisione. Il risultato dell’incontro di ieri non cambia quindi il nostro punto di vista”, commenta Warren Patterson, head of commodities strategy, aggiungendo che si attendono ancora che il mercato globale rimanga in deficit per il resto di quest’anno, e per tutto il 2021. Ing non cambia le prospettive sul mercato. “Continuiamo a mantenere una visione neutral a breve termine, con l’aspettativa che il Brent raggiunga in media 40 dollari al barile nel terzo trimestre del 2020 – Ing -. Mentre per l’intero 2021, con una domanda che continua a crescere e le scorte diminuiscono, prevediamo che il Brent arrivi a toccare i 58 dollari al barile durante l’anno”.

Risveglio debole per il Wti
Debolezza per il Wti, con le quotazioni che scendono di circa l’1 per cento. “Nelle ultime settimane il prezzo del petrolio è stato supportato dalle speranze di una rapida ripresa economica e, più di recente, dal calo degli stock petroliferi e dalle aspettative di un vaccino contro il Covid-19″, sottolinea Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades, rimarcando che “questa mattina, nonostante l’Opec + abbia ridotto i tagli sulla produzione, il barile mantiene quota 41 dollari”. Da un punto di vista tecnico, spiega De Casa, siamo in una fase cruciale per il prezzo del WTI, che sta spingendo sulla zona di resistenza di 41,5. Un chiaro superamento di questo livello potrebbe far spazio ad ulteriori rialzi.