Per Enel rotta rialzista a Piazza Affari: giunta offerta vincolante da Macquarie. Barclays proiettato a CDM novembre
Enel (titolo di maggior peso di tutta Piazza Affari) si lascia alle spalle la debolezza della vigilia e questa mattina viaggia controcorrente. Sul Ftse Mib il titolo mostra, infatti, un rialzo dello 0,8% circa a 7,441 euro in una seduta caratterizzata da una certa volatilità per il listino tricolore. Come da attese è pervenuta ieri al cda di Enel l’offerta del fondo Macquarie per rilevare la quota di Open Fiber. Il board del gruppo energetico guidato da Francesco Starace è stato informato della avvenuta ricezione dell’offerta vincolante inviata nella giornata di ieri da Macquarie Infrastructure & Real Assets per l’acquisto del 50% del capitale di Open Fiber posseduto da Enel. L’offerta prevede il riconoscimento di un corrispettivo pari a circa 2,65 miliardi di euro, al netto dell’indebitamento, per l’acquisto della partecipazione sopra indicata, con meccanismi di aggiustamento ed earn out.
“Il valore riconosciuto a Enel ci porta a un enterprise value di Open Fiber di circa 7,1 miliardi di euro“, indicano gli analisti di Equita aggiungendo che Enel entrerà ora in negoziazione, non esclusiva, con Macquarie per la definizione dei meccanismi di correzione del prezzo. Su quest’ultimo fronte, gli esperti di Equita ritengono “che possano essere sia migliorativi che peggiorativi, probabilmente condizionati a elementi quali le sinergie in caso di realizzazione della rete unica, l’esito del contenzioso legale con Tim sulle aree bianche, i diritti di governance”. Per Equita la raccomandazione su Enel resta sul buy, con target price di 8,5 euro.
A fine novembre il ‘Capital Markets Day’, le domande chiave per gli investitori
Enel è finita sotto la lente d’ingradimento di Barclays, che guarda già alla convocazione del ‘Capital markets day’ di fine novembre. “Con Enel che ha ha ridotto le sue previsioni sugli utili per il 2020, la domanda chiave degli investitori prima del il prossimo Capital Markets Day è se la società taglierà la guidance per il 2021 e 2022”, segnalano gli analisti della banca inglese spiegando che secondo la loro analisi “Enel dovrebbe essere in grado di mantenere il precedente orientamento, compensando l’impatto negativo dei cambi durante il 2020 nella sua divisione latino-americana (30% dell’Ebitda totale di gruppo), con nuove opportunità di crescita organica”. “Ci aspettiamo che questo venga accolto positivamente dal mercato”, aggiunge ancora Barclays che mantiene la raccomandazione ‘outperform’ su Enel, con un target price rivisto leggeremente al rialzo del 2% a 9,1 euro da 8,9.
Lo scorso luglio, presentando i conti semestrali, Enel aveva rivisto la guidance per l’anno in corso. “La svalutazione delle valute latinoamericane nei confronti dell’euro, gli impatti negativi sui volumi di energia elettrica consumata legati all’epidemia in corso, nonché la sospensione dei processi di sollecito dei pagamenti, inducono ad una revisione di alcuni degli obiettivi previsti dal piano strategico 2020-2022”, scriveva il big italiano dell’energia. In particolare, Enel si attende per il 2020 un Ebitda ordinario pari a circa 18 miliardi di euro rispetto a una precedente stima di 18,6 miliardi, con utile netto ordinario compreso tra 5-5,2 miliardi (stima precedente a 5,4 miliardi).