Outlook azionario: scommettere su FANG e healthcare Usa. Ma preferire borse europee a Wall Street
Preferire le borse europee a Wall Street. E’ il consiglio che Barclays dà agli investitori nella sua nota “Equity Outlook: Time to be selective”, ovvero “Outlook sull’azionario: è il momento di essere selettivi”. D’altronde l’azionario continua a salire, chiudendo su nuovi massimi, e questo è vero soprattutto per la borsa Usa, dove le valutazioni rimangono elevate, se non tirate, rispetto a quanto i fondamentali giustificherebbero.
Certo, occasioni negli States non mancano, ed è la stessa Barclays ad ammetterlo, suggerendo di mettersi alla ricerca di “sacche di valore”.
Le elenca lei stessa, poi, queste sacche di valore, che sono rappresentate dai titoli FANG, industriali e Healthcare. Tutti e tre i settori beneficiano del rating overweight degli analisti del colosso bancario britannico.
L’overweight sugli industriali si giustifica con il fatto che, secondo gli analisti, il settore ha già scontato in modo considerevole la debolezza dell’attività manifatturiera. Altri motivi risiedono nelle operazioni di deleveraging e di tagli dei costi che sono stati già fatti dalle aziende, oltre che da titoli che vengono scanbiati a valutazioni appetibili.
Ottimismo anche sull’healthcare, grande protagonista di questi mesi, vista la pandemia del coronavirus e la ricerca disperata di trovare una cura alla malattia COVID-19. Non per niente, viene ricordato il rally dei titoli biotech e di altre società che stanno lavorando per trovare un trattamento e/un vaccino attraverso sperimentazioni e farmaci.
“Sebbene ci siano preoccupazioni sul valore e sulla sostenibilità di un qualsiasi tipo di fatturato che dovesse derivasse da un farmaco per il COVID-19, noi ci aspettiamo che il settore continuerà a sovraperformare, grazie alla combinazione di innovazione (nuove categorie di farmaci, terapie) e l’atteggiamento più accomodante della Food and Drug Administration (l’autorità FDA responsabile di approvare il lancio di nuovi farmaci e/o trattamenti)”.
Ci sono inoltre anche i FANG, che continueranno secondo Barclays a beneficiare dell’apporto positivo dell’e-commerce, visto che molti consumatori continueranno a fare la spesa e a fare shopping con un click. Ci si aspetta poi un recupero della pubblicità digitale e altri i fattori di traino sono la necessità di lavorare da casa in smart working. I titoli FANG potrebbero essere poi scelti sempre di più come rifornitori di infrastrutture cloud.
BARCLAYS: MEGLIO LE BORSE EUROPEE CHE WALL STREET
Barclays ribadisce tuttavia come a parte qualche parentesi, le borse europee debbano essere preferite a Wall Street:
“L’azionario europeo è una opportunità – si legge nell’outlook di Barclays -visto che ha sottoperformato Wall Street quasi sempre dal 2009, continuando a fare peggio anche da inizio anno. L’azionario Usa ha invece sovraperformato gli altri indici in modo significativo e presenta ormai valutazioni tirate, che non sono giustificate dai fondamentali. Di conseguenza, a nostro avviso, il profilo di rischio-premio dell’azionario Usa appare meno attraente rispetto a quello europeo”.
Ancora, viene fatto notare che, rispetto a qualsiasi altra area di investimento, l’Europa abbia assistito a flussi in uscita dall’azionario in misura molto più forte. Il consensus degli analisti, poi (non degli analisti di Barclays) continua a essere underweight sui titoli europei, anche se la convenienza delle azioni europee rispetto a quella dei titoli Usa è vicina al record oppure è già al record di sempre”.
In più, “la ripresa globale (dell’economia) procede, e questo è un fattore positivo per l’azionario europeo vista l’elevata esposizione all’estero, e nonostante l’euro più forte. L’Europa è orientata anche ad avere più titoli Value e potrebbe beneficiare, dunque, da una ulteriore rotazione, che sta avvenendo a fronte della stabilizzazione dei rendimenti dei bond”.
Secondo Barclays, tuttavia, la vera svolta per l’Europa e per l’azionario è arrivata con la proposta Ue di aumentare il budget dell’Unione e di lanciare un Recovery Fund da 750 miliardi di euro, di cui si sta discutendo tra l’altro in queste ore, in vista della riunione del Consiglio europeo.
E’ vero che si continua a parlare di una proposta, che bisognerà vedere se riuscirà a vedere la luce in base a quanto è stato auspicato. Ma, secondo Barclays, “il fatto che per la prima volta Francia e Germania si siano trovati d’accordo su una proposta di debito comune, senza ambiguità sugli strumenti da adottare e sulla somma del sostegno è, a nostro avviso,importante”.
Andando a vedere i settori su cui puntare in Europa, il consiglio è di essere overweight sui titoli ciclici rispetto a quelli difensivi.
Questo, perchè “crediamo che la ripresa dell’economia si sia ampiamente messa in moto, con i dati provenienti dalla Cina, dall’Europa e dagli Stati Uniti che si stanno muovendo nella giusta direzione, fattore che ha portato i nostri economisti a rivedere le loro stime, sebbene in misura modesta, al rialzo. La liquidità senza precedenti fornita dalle banche centrali di tutto il mondo ha provocato, inoltre, un aumento dell’offerta di moneta, mentre i governi stanno lanciando nuovi stimoli fiscali, che potrebbero facilitare la ripresa”.
Le scelte cicliche top di Barclays, per l’Europa, sono i titoli industriali e minerari. i finanziari meritano un overweight:
“Sebbene riconosciamo l’ostacolo rappresentato dai tassi più bassi per più tempo (ostacolo sulla redditività delle banche) e sebbene l’aumento degli accantonamenti e l’assenza (sospensione) di dividendi nel breve termine rappresentino una fonte di preoccupazione, il sostegno che arriva dalla Bce per contenere l’aumento degli spread è stato di aiuto. In più, la ripresa dei prestiti suggerisce che la trasmissione del credito sta funzionando, a fronte di valutazioni che rimangono convenienti e posizionamenti ancora di supporto. Barclays consiglia di essere Overweight anche sul tech (titoli di società attive nella digitalizzazione) e sulle Utilities (per il processo della decarbonizzazione in corso). Vengono bocciati invece in Europa, con rating underweight, i settori energia, telecom e dei beni di prima necessità”.