Opa CreVal: Credit Agricole Italia ritocca di nuovo il prezzo. E stavolta i grandi soci dicono sì
Credit Agricole Italia ha di nuovo ritoccato il prezzo dell’Opa su CreVal nel tentativo di ammorbidire le posizioni degli azionisti – in primis hedge fund – e dello stesso cda, ancora insoddisfatti dopo l’incremento dell’offerta pari a +16%.
La Banque Verte, dopo giorni o meglio settimane di botta e risposta con il Credito Valtellinese sul prezzo dell’Opa, ha annunciato ieri di aver fissato il prezzo dell’Opa a 12,50 euro per azione a prescindere dal superamento del 90% della quota di adesione all’Opa, condizione questa che, fino a ieri, era stata presentata come sine qua non per un prezzo a quei livelli. E il titolo CreVal stavolta brinda eccome alla nuova offerta, balzando di quasi +3,7% a 12,40 euro, puntando al prezzo dell’offerta definitivo, pari a 12,50 per azione.
Il prezzo dell’Opa era stato ritoccato per la prima volta lo scorso 14 aprile, quando Credit Agricole Italia aveva reso noto di aver portato l’offerta dagli iniziali 10,50 euro a 12,20 più un extrabonus di 0,3 euro , dunque per un totale di 12,50 euro per azione, nel caso in cui le adesioni finali avessero superato la soglia del 90%.
Il prezzo dell’Opa veniva alzato così del 16%, con Giampiero Maioli, responsabile del Crédit Agricole in Italia che parlava di un premio senza precedenti nella storia delle Opa in Italia.
Un apparente “prendere o lasciare”, insomma.
L’aut aut non aveva tuttavia incrinato la convinzione, in CreVal, che il prezzo fosse ancora non giusto. Fino all’altro ieri, lunedì 19 aprile, in occasione dell’assemblea degli azionisti, il cda di Credito Valtellinese definiva l’aumento del prezzo non idoneo, scrivendo in una nota che “il pagamento da parte di CAI di un Corrispettivo Addizionale pari ad Euro 0,300 per ciascuna Azione Creval (che porterebbe il corrispettivo complessivo ad Euro 12,500) è comunque condizionato al raggiungimento da parte di CAI di una partecipazione superiore al 90% del capitale sociale di Creval”.
Contro la nuova offerta si era fatto sentire anche l’hedge fund Petrus, che aveva parlato di “inadeguatezza del prezzo dell’Opa di 12,20 euro”, facendo di nuovo il paragone con il prezzo che gli advisor della banca valtellinese BofA Securities e Mediobanca avevano indicato come giusto: quello che va da 12,95 a 22,7 euro per azione.
Opposizione all’Opa, insomma, fino alla nuova ennesima mossa di Credit Agricole Italia che, questa volta, sembra aver calmato gli animi. La nuova offerta – di 12,50 euro per azione a prescindere dal superamento delle quote di adesione della soglia del 90% del capitale sociale della banca.
Così Credit Agricole Italia nella nota ufficiale:
“Alla luce dell’approccio costruttivo e del supporto all’Offerta manifestato dai suddetti investitori e al fine di favore la realizzazione dell’integrazione industriale tra CreVal e il Gruppo Crédit Agricole Italia, l’Offerente ha deciso, e comunica, anche ai sensi degli artt. 36 e 43 del Regolamento Emittenti, che rinuncia a condizionare il pagamento del Corrispettivo Addizionale al superamento della Soglia 90% e che, di conseguenza, in caso di perfezionamento dell’Offerta, l’Offerente riconoscerà un corrispettivo di Euro 12,500 (cum dividendo, ossia inclusivo delle cedole relative ad eventuali dividendi distribuiti dall’Emittente) per ciascuna Azione portata in adesione (il “Corrispettivo Aggiornato”), a prescindere dal superamento della Soglia 90%”.
Il periodo di adesione all’Opa – che in base ai termini iniziali sarebbe scaduto nella giornata di oggi – è stato esteso a dopodomani, venerdì 23 aprile:
“Considerato che il Corrispettivo Aggiornato viene comunicato al pubblico il giorno precedente la chiusura del Periodo di Adesione – si legge ancora nell’ultima nota di Credit Agricole Italia -ai sensi dell’art. 43, comma 1, del Regolamento Emittenti il Periodo di Adesione è automaticamente prorogato fino alle ore 17:30 (ora italiana) del 23 aprile 2021 (incluso), di modo che tra la data di pubblicazione del presente comunicato e la chiusura dell’Offerta decorra un termine di almeno tre Giorni di Borsa Aperta. Conseguentemente, la Data di Pagamento, originariamente prevista per il 26 aprile 2021, è ora fissata per il giorno 30 aprile 2021 (la “Nuova Data di Pagamento”).
Dalla nota emerge anche il sì dei soci principali di CreVal: la Dfgd dell’imprenditore francese Denis Dumont si è infatti impegnata a consegnare il 5,3% del capitale. Impegni ad aderire sono arrivati anche da Alta Global Investments (per il 5,1%), Hosking Partners (4,6%), Tig Advisors (4,1%) e Petrus Advisers (3,1%). La quota complessiva è quindi pari al 22,2%, ma la Banque Verte ha reso noto di aver “ricevuto conferma della intenzione di aderire all’Offerta, ai termini sopra indicati, da altri Azionisti in relazione ad un ulteriore 5% circa del capitale sociale dell’Emittente”, per un totale, dunque, pari al 27,2%.
Così commentano gli analisti di Equita SIM nella nota odierna:
“Considerando le azioni di CreVal acquisite da Credit Agricole Italia (2,4%), le azioni portate in adesione fino ad oggi (22,6%) e gli impegni/intenzioni ad aderire (22.2% + 5%), CAI (Credit Agricole Italia) deterrebbe una partecipazione in Credito Valtellinese superiore al 52%, avvicinandosi quindi in maniera significativa alla ‘Condizione Soglia Minima’ del 66,7% per il successo dell’iniziativa. Riteniamo particolarmente significativo e segnaletico l’impegno ad aderire del socio storico DFGD SA (facente capo all’imprenditore francese Dumont), così come quello di fondi che fino ad ora si erano espressi contrariamente all’offerta (Alta Global Investments, Hosking Partners, Petrus Advisers). Considerando termini dell’offerta ancora più attraenti, suggeriamo di aderire all’OPA e consegnare le azioni. Di conseguenza allineiamo il nostro target price al prezzo d’offerta di 12,5 euro”.