NPE: la pandemia non ferma la strategia di deleveraging delle banche italiane
I volumi lordi di NPE, Non-Performing Exposures, si sono ridotti di oltre il 60% rispetto al picco di 5 anni fa e sono passati da 341mld di euro nel 2015 a 130mld del primo semestre del 2020. Così emerge dal report di PwC sul mercato italiano dei Non-Performing Loans secondo cui l’attuale pandemia avrà sicuramente un impatto significativo su questo trend con il mercato che si aspetta tra i 60mld – €100mld di nuovi inflow di NPE nei prossimi 24 mesi e, al netto di fattori mitiganti quali ad esempio i ritorni in bonis e gli aiuti statali, si prevedono inflow netti compresi tra €50mln – €70mld.
Il sistema bancario italiano dinanzi allo scoppio della pandemia
Nonostante lo scoppio della pandemia, seppur dopo un primo rallentamento iniziale, dice il report di PwC, le principali banche italiane stanno proseguendo la loro strategia di deleveraging. Nel 2020 si sono registrate transazioni per un ammontare complessivo di circa €30mld. Inoltre, nel triennio 2021-2023 sono attese transazioni dai €30mld ai €40mld all’anno che andranno a compensare i nuovi inflow. “Il sistema bancario italiano, dopo gli importanti risultati ottenuti negli scorsi anni, è ora posto di fronte alla fondamentale sfida rappresentata dal deterioramento della qualità del credito causata dal Covid-19. La nuova sfida che il mercato NPE si prepara ad affrontare sarà influenzata dagli impatti delle nuove misure d’emergenza adottate sia a livello nazionale che europeo e dalla loro efficacia nel sostenere le imprese. Ma quando queste misure cesseranno i propri effetti, il combinato disposto della diminuzione del volume d’affari a causa del lockdown e del conseguente deterioramento della posizione finanziaria netta di molte imprese, porterà alla necessaria ridefinizione dei rapporti e alla riclassificazione di una parte dei crediti a UtP. Le banche dovranno essere pronte a gestire meglio questo fenomeno per contribuire al sostegno delle imprese meritevoli e industrialmente solide che sono entrate in crisi a causa della pandemia”. Così afferma Gabriele Guggiola, Regulatory Deals Leader di PwC, in merito alle misure straordinarie adottate per fronteggiare gli impatti del Covid-19.