Notizie Notizie Mondo Mercati e test elezioni: perchè è meglio evitare di reagire di impulso

Mercati e test elezioni: perchè è meglio evitare di reagire di impulso

30 Ottobre 2020 12:06

 A meno di una settimana dalle elezioni negli Stati Uniti e con il democratico Joe Biden avanti nei sondaggi, gli investitori si chiedono come stimare il risultato delle elezioni a loro vantaggio. In molti stanno guardando ai mercati finanziari alla ricerca di segnali ma tuttavia, anche qui non c’è una visione univoca come afferma Sean Markowicz, Strategist, Research and Analytics di  Schroders. Indipendentemente da chi vincerà, la storia ci insegna che, sul lungo termine, nessun partito politico è meglio o peggio per i mercati e gli investitori dovrebbero evitare di reagire di impulso subito dopo i risultati.

 Come si nuove il mercato azionario durante le elezioni

Guardando ai mercati per capire come muoversi con gli investimenti, l’analista ricorda come ogni volta che l’azionario USA è stato in rialzo nei 3 mesi precedenti alle elezioni, il partito in carica ha vinto e viceversa. Dal 1932 questa metodologia ha previsto correttamente il vincitore nell’86% dei casi, 19 volte nelle ultime 22. Quindi, con l’S&P 500 in rialzo del 4% circa da agosto, i mercati sembrano prezzare la vittoria di Trump. Fino a metà settembre l’azionario USA si è mosso sostanzialmente in linea con le quote di rielezione di Trump, misurate dai mercati delle scommesse elettorali. Il problema adesso è che questi due indicatori hanno iniziato a muoversi in direzioni opposte

Anche se i mercati azionari potrebbero indicare una vittoria di Trump, sotto la superfice i segnali sono contrastanti: i titoli che secondo le aspettative dovrebbero beneficiare di una Presidenza di Biden sono in rialzo da quando il suo vantaggio nei sondaggi è aumentato. Così ad esempio, dall’inizio della pandemia, le small-cap USA sono rimaste indietro rispetto alle large-cap, ma, da settembre, hanno sovraperformato del 4,4%, all’aumentare delle possibilità di una vittoria di Biden. L’azionario emergente ha sofferto molto a causa delle tensioni commerciali tra USA e Cina, ma sotto un’Amministrazione di Biden gli analisti si aspettano minori tensioni. Un miglioramento nelle relazioni internazionali avrebbe effetti positivi sugli scambi commerciali e supporterebbe l’azionario emergente, ed è possibile che gli investitori stiano prezzando tale scenario.

Quale indicatore avrà ragione? Sfortunatamente, non abbiamo la sfera magica, afferma l’analista e con segnali così contrastanti, le elezioni potrebbero essere molto combattute. “Tuttavia, indipendentemente da chi vincerà, gli investitori dovrebbero evitare di prendere decisioni basate soltanto sul risultato elettorale. I presidenti non operano nel vuoto e ci sono molti altri fattori che possono influenzare i mercati, come ad esempio valutazioni, tassi di interesse e inflazione” conclude Markowicz.