Mercati che fare? I fattori da osservare e la strategia da seguire in questa fase secondo Candriam
Mentre si sta progressivamente allentando il lockdown in diversi paesi europei, i mercati tirano un sospiro di sollievo. Ma attenzione perché i rischi all’orizzonte non mancano e la volatilità rimane ancora elevata. La parola d’ordine quindi rimane la cautela, mantenendo alta l’attenzione verso alcuni fattori e selezionando con cura gli investimenti. Ecco la strategia da seguire in questa particolare fase, secondo due esperti di Candriam (Florence Pisani, Global Head of Economic Research, e Nadège Dufossé, Deputy Global Head of Multi-Asset).
I fattori da osservare
Il rischio principale è una seconda ondata che danneggerebbe la fiducia e farebbe scattare nuove misure di contenimento, che peserebbero nuovamente sulla ripresa economica. Ma non solo, perché si guarda anche ad altre storie vicine e lontane. Al momento in Cina, la ripresa resta incerta e con 9 milioni di laureati che stanno per arrivare sul mercato del lavoro, il governo cinese deve incrementare gli stimoli. Una decisione questa che potrebbe essere presa alla prossima riunione del Congresso Nazionale del Popolo del 22 maggio. In Europa, invece, il divario tra Nord e Sud si sta allargando. Lo dimostrano i dati sulle vendite di automobili che in Francia e in Italia sono diminuite rispettivamente del 90% e del 100%, a differenza della Germania, dove il calo è stato più modesto.
Per quanto riguarda la Fed, i due esperti ritengono sia abbastanza improbabile il ricorso a tassi negativi. La legge del 2006 non dice che la Fed può imporre tassi negativi alle banche, quindi la banca Ccntrale Usa potrebbe aver bisogno di un’autorizzazione del Congresso. Tassi di interesse negativi, inoltre, sarebbero impegnativi anche sui mercati dei fondi monetari. Inoltre, la Fed non ritiene che i tassi negativi apportino benefici comprovati, come dimostrato in Giappone e in Europa. In uno scenario in cui l’economia è in ripresa e soprattutto in presenza di un ulteriore stimolo fiscale, i due esperti di Candriam non vedono alcun motivo per cui la Fed debba ricorrere a tassi di interesse negativi.
La strategia sui mercati
I mercati azionari hanno recuperato la metà delle perdite, e le valutazioni sia delle obbligazioni sia delle azioni non sono più a buon mercato. È importante ricordare tuttavia che non tutti i settori sono impattati allo stesso modo: l’energia, i materiali, le industrie, i servizi pubblici e la finanza sono ancora sottoperformanti. Al contrario, i beni di prima necessità, l’informatica e l’healthcare stanno sovraperfomando, in quanto hanno maggiori probabilità di beneficiare del contesto attuale. In generale, il sentiment resta cauto e sebbene la volatilità sia in calo, resta ancora a livelli elevati.
“Per il momento manteniamo una view prudente sull’azionario e manteniamo l’oro a copertura del portafoglio, aggiungendo al contempo opzioni per proteggerlo – illustrano Pisani e Dufossé – In Europa, pensiamo che le banche e il settore automobilistico potrebbero essere i settori value più interessanti da considerare quando inizierà il processo di normalizzazione. Siamo positivi sul credito Investment Grade, ma stiamo anche iniziando ad aumentare l’esposizione sul debito dei mercati emergenti (in valuta forte e locale) che mostra un carry interessante e una potenziale dello spread”.