Mercati & Covid: ecco gli asset su cui puntare (e non). Sul Ftse Mib: ‘rimbalzo tecnico, non un rialzo’
“Barometro del rischio: su quali asset puntare”? Se lo chiede Francesco Caruso, CEO & Founder di Market Risk Management.
Nell’analisi viene citata anche l’Italia, con Piazza Affari, laddove Caruso scrive:
“Riguardo l’Italia nutriamo dei dubbi sulle aspettative che molti hanno circa una ripresa. Perché ci dovrebbe essere? La nostra economia è più debole delle altre e abbiamo una struttura interna di mercato e di indice sicuramente molto vulnerabile. Quello che stiamo vedendo ora sul FTSE Mib è un rimbalzo tecnico, non un rialzo. In questo momento ci sono molte incognite, ma non soltanto dal punto macro, anche dal punto di vista quantitativo-tecnico”.
Guardando oltreoceano, viene citato il caso di Microsoft, Apple, Amazon, Alphabet (la holding a cui fa capo Google), Facebook.
Come fa notare Caruso, i 5 titoli da soli ormai “capitalizzano più del 20% di un indice strutturato come l’S&P 500″. Il fenomeno, oltre a confermare la crescita dei cinque titani, lancia un importante segnale riguardo all’economia americana.
Viene ricordato, infatti, che “se uno va a vedere nel passato quando ci sono state delle concentrazioni simili – anche inferiori a quelle attuali – cioè nel 2000 e nel 1990″, nota che quei due momenti “sono stati seguiti da due recessioni ufficiali americane, oltre a segnare anche un’inversione in questa tendenza”.
In questo contesto caratterizzato dal peggioramento dei fondamentali economici a causa della pandemia da COVID-19 l’esperto affronta, in riferimento ai titoli azionari Usa, la questione della “progressiva concentrazione” per l’appunto, “con il rialzo che converge ‘a collo di bottiglia’ verso un numero via via sempre più esiguo di titoli“.
Detto questo, vale la pena soffermarsi sul perché alcuni titoli stiano facendo meglio. “È inutile che parliamo del fatto che Amazon va bene perché la gente sta chiusa in casa e compra le cose, queste sono delle ovvietà da bambini. La verità è un’altra ed è che la FED ha comprato sul mercato gli ETF e che questi sono uno strumento che premiano costantemente i titoli più capitalizzati”.
Una volta chiarito questo punto, Caruso risponde alla domanda su quali asset sia meglio puntare.
Intanto, viene nominata “la prima asset class da escludere per il lungo periodo”. Si tratta dei “bond governativi che in questo momento non offrono nessun tipo di appiglio dal punto di vista dei rendimenti. Non consideriamo neanche la liquidità che ovviamente è fuori discussione”.
Invece – si legge nel report – “continuiamo ad essere convinti che l’oro sia un asset sicuramente interessante, soprattutto da raccogliere sulla lettera”. Tra l’altro, “se si osserva un grafico dei rendimenti delle asset class dal 1990 in poi, si vede che l’oro le ha battute tutte e nel lungo periodo solo i portafogli che avevano una percentuale di oro (dal 10% a percentuali superiori) sono stati in grado di sopportare certe volatilità dei mercati”.
Riguardo alle scelte da fare sull’azionario, meglio scommettere sugli indici che sui titoli singoli. “Preferite gli indici perché sui titoli c’è una confusione enorme e quello che sembra scontato oggi può diventare esattamente il contrario domani”. Detto questo, “se c’è un settore interessante e potenzialmente leader del futuro, questo è il Biotech. Lo segnaliamo da ormai oltre 10 anni”.