Mediaset in rosso, il Covid pesa sui conti. Ora si guarda al’incontro con Vivendi per un possibile accordo
Il lockdown legato al Covid-19 pesa su Mediaset, che riporta nei primi sei mesi del 2020 un rosso di quasi 19 milioni e ricavi in calo. In salita gli ascolti televisivi, che nei mesi di confinamento a casa, schizzano al rialzo con picchi del 50%. Per il futuro il gruppo di Cologno Monzese rimane positivo e prevede un miglioramento dei risultati già nella seconda parte dell’anno. Possibili sviluppi nei prossimi mesi anche nella battaglia con i francesi di Vivendi. Intanto il titolo Mediaset soffre a Piazza Affari: in una seduta intornata al rialzo, l’azione scivola di oltre 4 punti percetnuali in area 1,75 euro.
Semestre in rosso, ma ascolti in aumento
Mediaset ha archiviato il primo semestre dell’anno in rosso per 18,9 milioni di euro, contro un utile di 102,7 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente. In ribasso anche i ricavi, scesi da 1,48 a 1,17 miliardi, a causa del calo generale dei ricavi pubblicitari televisivi lordi (in Italia sono stati pari a 744,2 milioni a fronte dei 985,2 milioni di euro dell’anno scorso). L’Ebit è risultato comunque positivo per 31,7 milioni pur calando rispetto ai 191,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2019.
A pesare sui risultati del gruppo della famiglia Berlusconi è stato il lockdown legato al Covid-19. “Dopo i primi due mesi di esercizio caratterizzati da un andamento nettamente positivo, i mesi successivi hanno accusato il forte rallentamento della raccolta pubblicitaria sia in Italia che in Spagna a seguito delle misure restrittive di lockdown, misure progressivamente allentate solo a partire dalla seconda parte del mese di maggio in Italia e dal 21 giugno in Spagna”, spiegano da Mediaset.
Segnali positivi giungono invece dagli ascolti tv che proprio nel periodo di lockdown in Italia sono cresciuti con picchi del 50% rispetto all’analogo periodo del 2019. “Anche nei primi sei mesi 2020 le reti Mediaset confermano la netta leadership sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna in tutte le fasce orarie”, precisa il gruppo di Cologno Monzese. In Italia, Mediaset ha ottenuto il 34,5% di share nelle 24 ore e il 36,5% in Prime Time sul target commerciale, registrando una crescita d’ascolto rispetto al 2019 con una performance superiore a quella di tutte le altre aziende concorrenti. Da segnalare il primo posto di Canale 5 e il terzo posto di Italia 1 in tutte le fasce orarie sul target 15-64 anni.
Le previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda il futuro, Mediaset rimane positiva, prevedendo un miglioramento dei risultati nella seconda parte dell’anno. “Qualora nelle prossime settimane le condizioni dell’emergenza sanitaria non richiedessero ulteriori misure restrittive e si verificasse l’atteso consolidamento della situazione economica generale, i risultati economici del gruppo nel secondo semestre dovrebbero gradualmente migliorare rispetto a quelli dei primi sei mesi dell’esercizio”, si legge nella nota.
I segnali di questi ultimi mesi vanno in questa direzione. Nel periodo luglio-agosto l’andamento dei ricavi pubblicitari del gruppo ha proseguito il trend di miglioramento, riflettendo la progressiva normalizzazione del mercato e della situazione economica generale successiva alla fase di lockdown. A settembre, le prime evidenze sull’andamento della raccolta pubblicitaria in Italia sono positive anche se il contesto generale di mercato rimane ancora estremamente fragile e caratterizzato da una visibilità a breve e medio termine estremamente limitata.
Settimana prossima l’incontro con il socio francese Vivendi
Nei prossimi mesi sono attesi sviluppi anche sul fronte caldo Mediaset-Vivendi. Secondo il Sole24Ore, l’Agcom potrebbe annullare la delibera che limita il diritto di voto per Vivendi al 10% già nella riunione di oggi. Il Tar del Lazio deciderà invece sull’argomento il prossimo 16 dicembre. Vivendi avrebbe inviato a Mediaset una nuova lettera per una soluzione amichevole sulle cause in corso e per trovare iniziative che possano creare valore per gli azionisti Mediaset. Un incontro fra i vertici delle due società potrebbe essere fissato già la prossima settimana.
“L’appeal speculativo su Mediaset è comunque legato a un accordo con Fininvest, e potrebbe passare per un accordo che in qualche modo valorizzi le cause per danni avviate dalla società in questi anni”, sostengono gli analisti di Equita, che su Mediaset hanno un rating Reduce (risdurre in portafoglio) con target price a 1,5 euro. “Riteniamo – proseguono dalla sim milanese – Mediaset Espana il titolo più interessante per giocarsi un potenziale appeal speculativo, perché ha un downside limitato grazie positivi risultati del primo semestre (Ebit 2020 atteso attorno a 200 milioni vs -50 milioni per l`Italia) e in caso di bid su Mediaset vi sarebbe un’Opa obbligatoria anche sul titolo”.