M&A con UniCredit? In ogni caso Banco BPM ‘vale di più’. Parla il ceo Castagna
Dossier UniCredit-Banco BPM: ancora nulla di ufficiale dalla banca guidata da Andrea Orcel, ma ora ci sono le dichiarazioni del numero uno del Banco, il ceo Giuseppe Castagna. Che fa capire, anzi lo dice chiaramente, che Piazza Meda vale di più rispetto al modo in cui Piazza Affari prezza il titolo.
“E’ il mercato che determina quelle che sono le aspettative e la capacità di ogni banca”. Così il ceo di Banco Bpm ha risposto a una domanda, intervistato da Radiocor Il Sole 24 Ore Plus a margine del Congresso Assiom Forex, in relazione ai rumor circolati nel fine settimana, secondo cui UniCredit di Andrea Orcel sarebbe interessato a Piazza Meda. “E’ far capire al mercato che questa banca ha enormi opportunità davanti e si sta avviando a dei risultati dichiarati nel piano che penso diano una grande prospettiva di crescita del nostro titolo“.
Insomma: “pensiamo di avere ancora un percorso da fare in Borsa molto importante, abbiamo davanti un percorso di crescita stand alone molto importante che non è ancora a pieno valorizzato”.
Alla domanda “Pensate di valere di più?” Castagna ha risposto, stando a quanto riportato dall’Ansa:
“Certo, siamo appena usciti da un percorso di ristrutturazione. Abbiamo presentato un piano aggressivo. Abbiamo iniziato ad avere qualche riscontro ma pensiamo che il mercato non abbia pienamente riconosciuto quello che è il nostro percorso. Il mercato sta solo cominciando a riconoscere quello che è un percorso che ci porterà molto più avanti e risultati del 2021 dimostrano che siamo su un’ottima strada”.
Il titolo Banco BPM ha chiuso la sessione del Ftse Mib di venerdì con un rally del 9,8%, sulla scia delle indiscrezioni riportate dal Messaggero secondo cui Unicredit, dopo aver rinunciato a fare un’offerta per Banca MPS, potrebbe concentrarsi nel prossimo futuro a un’integrazione con Banco BPM, la banca guidata da Giuseppe Castagna.
Il quotidiano romano ha fatto riferimento anche alla possibilità di una tempistica molto veloce con l’arrivo eventuale già in questo weekend – praticamente nelle prossime ore – di una proposta, o addirittura il lancio di un’Opa.
Molti analisti ritengono Banco BPM, terza maggiore banca italiana per dimensioni, sia una soluzione molto interessante per UniCredit, in quanto consentirebbe di crescere in regioni quali la Lombardia e di aggiungere segmenti redditizi alla propria attività. E comunque, prima ancora delle trattative avviate in via esclusiva tra il Mef e UniCredit per trovare una soluzione salva-Mps, tra le voci martellanti di mercato c’erano state anche quelle secondo cui Orcel avesse già preso di mira Piazza Meda.
E’ vero che da parte di Piazza Gae Aulenti c’è stata venerdì una mezza smentita dei rumor del Messaggero. Ma, vista la performance del titolo BPM, +10%, sembra che il mercato, dopo tutto, abbia creduto alla voglia di M&A di Andrea Orcel.
Secondo i rumor di Milano Finanza, le banche d’affari sarebbero già in uno stato di pre-allerta, in vista di una riunione del cda in via straordinaria da parte di UniCredit tra oggi e domani:
“Nel frattempo sul dossier per conto di Unicredit ci sarebbero già diverse banche d’affari internazionali e circolano con insistenza i nomi di Morgan Stanley e Jp Morgan. Per la verità in queste ore in ambienti finanziari si fa anche il nome di una merchant bank italiana, Mediobanca (…) Quanto al Banco, a fianco di piazza Meda sono schierati da tempo Lazard e Citi anche se, in caso di opa, quasi certamente il pool sarà allargato ad altri istituti.”
Così il Sole 24 Ore: “La sensazione diffusa tra i banchieri raccolti al Forex di Parma è che il ceo Andrea Orcel, seppur infastidito dai leak che potrebbero complicare (e non di poco) la partita, non voglia mollare il colpo e sia pronto comunque a lanciare un’offerta su BancoBpm. Qualcuno guarda in particolare a questa sera come timing, quando secondo alcune letture non è escluso che la banca paneuropea possa convocare un Cda straordinario per varare l’operazione”.
E a proposito di risiko bancario, domani il mercato non guarderà ‘solo’ al dossier UniCredit-Banco BPM, ma anche a Mps, volata di oltre il 7% venerdì dopo le parole del ministro Daniele Franco.