Italia: un’economia destinata a riprendersi, la view di Mirabaud
C’è un cauto ottimismo sull’economia globale nel 2021 e anche se la crescita sarà disomogenea, l’attività economica globale si espanderà del 5%, supportata dal progressivo allentamento delle misure di distanziamento sociale, da politiche monetarie accomodanti – sebbene più graduali – e dagli stimoli fiscali. Così Andrew Lake, Head of Fixed Income di Mirabaud Asset Management secondo cui questo ottimismo si basa essenzialmente su tre fattori chiave.
I tre fattori chiave dell’ottimismo per il 2021
In primis, l’arrivo del vaccino contro il Covid-19, che apporterà benefici su scala globale e, in particolare, alle economie più colpite dalla pandemia, comprese quelle del Sud-est asiatico, dell’America Latina, dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Africa. Lo scenario di base prevede che le misure di contenimento si attenueranno nel corso del 2021, consentendo un progressivo ritorno alla normalità dell’attività economica. Nelle principali economie inoltre, afferma Lake, è probabile che la domanda repressa porti a solidi incrementi della produzione. Infine, sul fronte politico, mentre la conclusione dei negoziati sulla Brexit ha permesso di evitare sconvolgimenti nel breve termine, è probabile che il cambio di presidenza negli Stati Uniti, porterà a un sostanziale miglioramento delle relazioni commerciali internazionali, in particolare in Europa e in Asia. Ci si aspetta un’ulteriore spesa fiscale, una minore pressione per gli aumenti fiscali e un calo delle tensioni commerciali. La distribuzione dei vaccini su larga scala consentirà la riapertura delle economie mondiali, in particolare per i settori fortemente colpiti dalla crisi come il turismo, la ristorazione, il tempo libero e i trasporti. Ci si aspetta inoltre una forte crescita economica e degli utili per il prossimo anno e una spinta dei mercati azionari.
“A livello globale, prevediamo una ripresa ciclica, con un ulteriore slancio economico negli Stati Uniti, una ripresa in Europa e il prolungarsi di una crescita solida in Asia” continua Lake. Guardando ai singoli Paesi, l’economia italiana è destinata a riprendersi solidamente, con la produzione totale in crescita di oltre il 5% quest’anno, dopo la forte contrazione dello scorso anno, in linea con il trend complessivo dell’Eurozona.