Imprese: la governance incide sulla performance e sulla probabilità di distribuire dividendi
Una buona governance di impresa conviene. Perchè incide positivamente sulla performance e sulla probabilità di distribuire dividendi. Lo rileva il Report 2022 del Corporate Governance Lab della SDA Bocconi, che ha analizzato tutte le 5.398 imprese italiane con fatturato superiore ai 50 milioni di euro nel biennio 2018-2020. Ciò che emerge infatti è che le imprese italiane dotate di assetti di vertice più evoluti si sono difese meglio dall’urto della pandemia, evidenziando performance superiori, e sono state capaci di investire all’estero con meno rischi.
Il rapporto in particolare si focalizza sull’ICG, l’indice di corporate governance, elaborato dal CGLab sulla base di cinque parametri: esistenza di un CdA, leadership individuale (ossia presenza di un solo leader esecutivo), presenza di consiglieri esterni, separazione delle cariche di presidente e amministratore delegato e diversity del CdA, ossia eterogeneità del Consiglio per bilanciamento di genere, età e provenienza geografica.
Ebbene, un primo risultato di rilievo emerso nel rapporto è che, per quanto nel periodo considerato le imprese italiane mediamente abbiano perso l’8,4% del fatturato, quelle in cui l’ICG è migliorato hanno perso 2,3 punti in meno.
Un miglioramento dell’indice è associato anche a una maggior probabilità di distribuire dividendi. Un punto aggiuntivo di indice infatti porta a un aumento addirittura del 14,9% della probabilità di pagare dividendi. Inoltre, un punto aggiuntivo di indice si accompagna a una diminuzione del 7,4% della necessità di ricorrere a misure statali di sostegno.
Altri risultati di rilievo, ed emersi per la prima volta su questi temi, si trovano nella parte del rapporto dedicata al rischio legato all’internazionalizzazione delle aziende. Il risultato è molto chiaro: le imprese con una governance migliore riescono a valutare meglio i rischi, riducendo l’esposizione a contesti ad elevata incertezza. Ad esempio, le imprese con ICG più elevato hanno il 2,22% di possibilità di essere presenti nei Paesi a basso rischio politico ma solo lo 0,86% in quelli ad alto rischio politico, mentre per quelle con indice ICG più basso avviene il contrario e hanno l’1,27% di probabilità di investire in Paesi a minor rischio, contro una probabilità quasi doppia (il 2,44%) di essere in Paesi più problematici.
“I risultati del Corporate Governance Lab confermano in positivo, nonostante il periodo di crisi, la correlazione diretta tra governance d’impresa e risultati finanziari – dichiara Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali – Si tratta di un concetto che si rende sempre più evidente dal confronto con le aziende sul territorio e che ci ha spinti a sviluppare un intero modulo di consulenza ad hoc per i nostri clienti-imprenditori”.