Il 2021 sarà un anno di svolta per l’economia e per i mercati: ecco i settori più solidi
Il 2020 sarà ricordato come uno degli anni più travagliati della storia dei mercati finanziari e il tema dominante nel nuovo anno sarà la ripresa post-pandemia. In ottica prospettica, infatti, le dimensioni e la durata della seconda ondata, di una eventuale terza e gli sviluppi del vaccino rimangono elementi esogeni cruciali. In ogni caso anche nella migliore delle situazioni le economie e i mercati restano rinchiusi in un ambiente caratterizzato da un’incertezza fondamentale. Se la fine in vista, della pandemia, può avere conseguenze economiche molto potenti ed in parte già registrate dai rialzi degli scorsi mesi, nell’economia reale i dubbi sulle aspettative di sostegno al reddito di lungo termine ed alla qualità prospettica dei bilanci permane cruciale.
Il 2021 dei mercati finanziari: anno di svolta
Secondo Alessandro Allegri, AD di Ambrosetti AM SIM, risulta imponente la settorializzazione del mercato dove l’intero comparto tecnologico (+42%) guida il rialzo insieme a Telecomunicazioni (+21%) e Consumi Ciclici (+35%) e genera un differenziale di performance estremo nei confronti dei temi perdenti Energy (-34.5%). Dopo anni di stasi, il 2020 ha sancito l’emergere di una competizione maggiore anche sul lato valutario con l’Euro pronto ad indicare la nuova tendenza e guidare gli apprezzamenti verso tutte le principali valute (8.9% vs Dollaro, +3.6% vs Yen, +5.6% vs Sterlina). Il 2021, continua Allegri, si candida ad essere un anno di svolta per l’economia e per i mercati: “All or nothing”. Difficilmente potremo attenderci un percorso lineare di crescita e, come spesso accade dopo periodi caratterizzati da alta volatilità, l’alternanza di risultati periodali caratterizzerà con molta probabilità i mesi a venire seppur in un contesto ancora costruttivo.
Risulta tuttavia estremamente importante la selettività all’interno dei mercati. Uno dei mercati favoriti rimane la Cina, per la quale i dati sull’attività economica hanno confermato ancora una volta che la crisi globale da CoronaVirus ha causato un grande boom delle esportazioni che supporta agevolmente la crescita dell’occupazione e dovrebbe aiutare i consumi nel sostituire le infrastrutture e gli investimenti immobiliari come motore principale della crescita economica nel 2021. A livello settoriale si confermano le scelte a favore dei comparti che già hanno mostrato solidità e resilienza durante la prima fase della pandemia con Tecnologia, Non Ciclici ed Healthcare in primo piano.