Notizie Notizie Italia Ifis oltre muro 20 euro a Piazza Affari: mercato plaude a target nuovo piano al 2024

Ifis oltre muro 20 euro a Piazza Affari: mercato plaude a target nuovo piano al 2024

10 Febbraio 2022 09:48

 

Banca Ifis ha superato i target per il 2021 e ha alzato il velo sul nuovo piano industriale 2022-2024. Indicazioni che hanno messo il turbo alla banca a Piazza Affari, con il titolo che è balzato sopra il muro dei 20 euro e si muove in rialzo di oltre il 7 per cento. Prosegue così la corsa di Ifis in Borsa, dove nell’ultimo mese ha messo a segno una crescita di oltre il 17 per cento.

Digitalizzazione, partnership strategiche, efficienza e sostenibilità: driver del nuovo piano

Digitalizzazione, partnership strategiche, efficienza e sostenibilità. Questi i driver di crescita fissati dalla banca per il prossimo triennio, presentando il nuovo piano industriale 2022-2024. Nel dettaglio, i principali obiettivi del piano triennale prevedono che Banca Ifis continuerà a focalizzarsi sui segmenti di business a più alta opportunità di crescita e redditività per rafforzare la leadership di mercato: Commercial & Corporate Banking per le pmi e Npl.

Nel 2024 sono inoltre previsti 164 milioni di euro di utile netto (161 milioni di utile di pertinenza della capogruppo) e un Roe del 9%; nel triennio 2022-2024 atteso un utile netto cumulato di oltre 400 milioni. Tra i principali target al 2024 la banca veneta indica ricavi in crescita da 603 milioni di euro del 2021 a 689 milioni nel 2024 (Cagr del +5%) sostenuti dall’aumento dei volumi, dall’innovazione tecnologica e da nuove partnership strategiche. Il contributo alla crescita sarà equamente bilanciato per business e tipologia di asset. Ifis punta, inoltre, a creare valore per gli azionisti con una distribuzione di dividendi di circa 200 milioni di euro cumulati nel periodo 2022-2024 corrispondente a un payout ratio attorno al 50%. Il Cet1 è atteso al 15,1% al 2024 e sarà prudenzialmente superiore al 14% in tutto l’arco del piano.

“Target di piano superiori alle attese principalmente per la crescita maggiore dei ricavi”, commentano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione hold su Banca Ifis, con un target price di 20 euro.

Per sostenere una profittevole crescita, la Banca ha definito un piano industriale basato su quattro pilastri. Il primo ‘digital’ prevede 76 milioni di nuovi investimenti in tecnologia digitale e una squadra dedicata per accelerare l’innovazione. Il secondo ‘open’, con un modello di “Bank-as-a-platform” con l’avvio di partnership strategiche ad alto potenziale per cogliere opportunità sia nella distribuzione di prodotti di credito sia nell’acquisto e nella gestione degli Npl. Il terzo è ‘efficient’ con una gestione rigorosa dei costi, automazione e ridefinizione dei processi per finanziare gli investimenti in digitalizzazione a servizio della crescita. Il quarto e ultimo punto ‘sustainable’ prevede interventi concreti per sviluppare il core business in ottica Esg e costituzione di un social impact lab per promuovere progetti ad alto impatto sociale per la cultura, la salute e il territorio a favore di tutti gli stakeholder della banca.

I conti 2021

Ifis ha mandato in archivio il 2021 con l’utile netto in crescita del 46,2% a 100,6 milioni di euro.  Nel 2021 è stato raggiunto il record storico in termini di ricavi (602,5 milioni), di recuperi di cassa dei portafogli Npl acquistati (345 milioni) e di acquisti di portafogli Npl (3,7 miliardi). Lo rende noto Banca Ifis presentando i risultati preliminari per il 2021. Il progetto di bilancio 2021 verrà approvato il prossimo 10 marzo.

“Nel 2021 abbiamo saputo cogliere le opportunità offerte dalla ripresa economica creando le basi per il piano Industriale 2022-24 – spiega Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis -. L’utile di pertinenza della capogruppo si è attestato a 100,6 milioni, in crescita del 46,2%, ed è superiore alla guidance che avevamo già rivisto al rialzo a novembre e stimato tra i 90 e i 100 milioni. Il risultato che, calcolato al netto della PPA, è pari a 85 milioni risulta in crescita del 10% rispetto al 2019 ed è stato sostenuto dalle ottime performance di tutte le business unit della Banca. I ricavi, pari a 602,5 milioni raggiungono il massimo storico peraltro guidati da componenti ricorrenti”

Per l’esercizio 2021, il consiglio di amministrazione ha inoltre proposto all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,95 euro per azione, pari al doppio della cedola dell’esercizio 2020. Il pagamento è previsto nel mese di maggio 2022.