I tir verdi di Nikola debuttano a Wall Street e CNH Industrial festeggia
Gran debutto il 3 giugno scorso a Wall Street per Nikola, startup di Arizona specializzata nella produzione di motori elettrici e ad idrogeno dopo l’operazione di fusione inversa con VectoIQ. In pochi giorni la market cap è esplosa salendo a 26 miliardi di dollari (solo ieri +104% e poi è ulteriormente salita in after hour) per le prospettive sulle applicazioni di queste tecnologie.
Ed è un debutto che ha qualcosa di italiano quello di Nikola visto che fra gli azionisti figura Iveco, il partner con cui la società americana lancerà il prossimo anno in Europa il suo Nikola Tre che sarà costruito a Ulm, in Germania, nello stabilimento della casa torinese. L’anno scorso l’annuncio della partnership e il gruppo Cnh Industrial controllato dalla Exor, a cui appartiene anche Iveco aveva previsto di investire in Nikola 250 milioni di dollari, ma ora che è arrivata sul mercato, la partecipazione posseduta da Cnh vale molto di più. Ieri CNH Industrial ha comunicato gli aggiornamenti sull’investimento in Nikola Corporation tramite il segmento di business IVECO e conseguente all’operazione di fusione del 3 giugno 2020 tra VectolQ Acquisition Corp e Nikola Corporation. A seguito dell’operazione di fusione IVECO attualmente detiene il 7,11% del capitale in circolazione di Nikola.
Il commento di Equita
Difficile da valutare l’impatto positivo derivante dai volumi di produzione e distribuzione in Europa affidati a CNH, afferma Equita Sim, dato che l’heavy truck elettrico Nikola TRE è basato sulla piattaforma del nuovo Iveco S- Way lanciato lo scorso luglio. “Riteniamo che per Iveco, l’impatto positivo sui volumi sia piuttosto diluito nel tempo: le motorizzazioni elettriche dovrebbero arrivare nel corso del 2021 e quelle a idrogeno nel 2023”. Questo business genera margini inferiori alla media trattandosi di produzione per conto terzi e stimiamo che il business degli heavy truck nel 2019 rappresenti circa il 20% dei volumi di Iveco.