Notizie Notizie Mondo Greenwashing, terremoto scuote Deutsche Bank e DWS. Blitz negli uffici dopo accuse di frode ‘green’

Greenwashing, terremoto scuote Deutsche Bank e DWS. Blitz negli uffici dopo accuse di frode ‘green’

1 Giugno 2022 12:08

Deutsche Bank e la sua divisione di asset management DWS nei guai: un vero e proprio terremoto scuote le fondamenta dell’alta finanza made in Germany. La parola chiave per capire quanto sta accadendo nei piani alti della prima banca in Germania è “greenwashing”.

La cronaca: a seguito di sospetti nati già diversi mesi fa, la procura di Francoforte ha avviato nelle ultime ore una serie di perquisizioni negli uffici di Deutsche Bank e di DWS: il dubbio è che, attraverso precise operazioni di marketing, entrambe le istituzioni abbiano spacciato i prodotti finanziari offerti più ‘verdi’ di quanto siano: ovvero più in linea con i principi ESG (acronimo di Environmental, Social and Governance) a cui l’intero mondo della finanza sta ormai, e da un po’ di tempo, cercando di conformarsi.

Si tratta di principi standard, ricordiamolo, che richiedono che i prodotti finanziari presentino determinati requisiti tali da renderli sostenibili.

Stando a quanto riportato inizialmente da Fortune, circa 50 funzionari della procura di Francoforte, dell’autorità di mercato tedesca BaFin, e dell’ufficio federale di polizia BKA si sono presentati ieri nei quartieri generali di Deutsche Bank e di DWS a caccia di prove di greenwashing.

Un tema, quello del greenwashing, sempre più attuale. Per fare un esempio, proprio ieri, in occasione del Festival dell’economia circolare e della transizione ecologica, che è ripartito ad Alba, Circonomia ha presentato il suo rapporto sul greenwashing e le legislazioni volte a contrastarlo:

“Sconfiggere il greenwashing è un passaggio obbligato per dare senso, futuro e piena efficacia all’idea stessa della transizione ecologica. Smascherare questa pratica, spesso basata su vere e proprie fake-news, conviene non solo a cittadini, consumatori ed ecologisti, ma anche e soprattutto alle imprese che sono realmente eco-friendly”, ha dichiarato Francesco Ferrante di Circonomia, stando a quanto riportato dal sito Rinnovabili.it.

Nel caso di Deutsche Bank, con un comunicato stampa, la procura di Francoforte ha dichiarato che le ispezioni sono state lanciate sulla base di sospetti di “frodi sugli investimenti finanziari” di cui la banca, insieme alla sua società di gestione di patrimoni DWS, si sarebbe macchiata.

Sono mesi che le accuse di greenwashing contro DWS circolano: il sospetto è che i gestori dei fondi green abbiano gonfiato alcune credenziali di sostenibilità volte ad assicurare che l’investimento sia coerente con la tutela dell’ambiente e in linea, anche, con le necessità e gli obiettivi globali, fissati a fronte dei cambiamenti climatici in atto.

A seguito del blitz nelle sedi di Deutsche Bank e DWS, la procura ha dichiarato di aver trovato “indicazioni sufficienti” che dimostrerebbero come gli standard ESG siano stati applicati soltanto in “una minoranza degli investimenti”, contraddicendo quanto scritto nei “prospetti per le vendite” dei prodotti finanziari.

Le indagini sono scattate, ha confermato la procura di Francoforte, sulla scia di accuse basate sulle “dichiarazioni rilasciate da un ex dipendente di DWS”, un “whistleblower” che ha svelato il meccanismo di greenwashing alle autorità di mercato Usa nel 2021.

Deutsche Bank ha confermato che le autorità hanno fatto irruzione nell’ufficio di DWS in relazione alle “accuse di greenwashing”, confermando l’intenzione di “lavorare insieme alle autorità principali” . Nella nota della banca tedesca si legge che le “misure intraprese dall’ufficio della Procura sono dirette contro ignoti, legate alle accuse di greenwashing presentate contro DWS.” Un portavoce di DWS ha rimarcato inoltre che la società di asset management sta cooperando con le autorità in maniera “continua e chiara”.

Proprio il mese scorso, Deutsche Bank era stata accusata di riciclaggio di denaro sporco – con tanto di altri blitz dei suoi uffici –  per una transazione legata alla famiglia del presidente della Siria Bashar Assad.

Negli ultimi anni, la banca è finita più volte sotto le lenti investigative, tra vari scandali e cause legali che l’hanno vista protagonista, soprattutto riguardo alle transazioni sui mutui Usa che hanno contribuito al crash finanziario globale del 2008. Diverse le accuse, anche, di riciclaggio di denaro sporco in Russia, di manipolazione dei tassi di interesse, di violazione dell’embargo imposto dall’Occidente contro l’Iran, di legami commerciali con il finanziere americano arrestato per abusi sessuali (poi morto apparentemente suicida) Jeffrey Epstein e, anche, per il suo ruolo nello scandalo di riciclaggio di denaro sporco che ha travolto Dankse Bank.

Alla borsa di Francoforte, il titolo Deutsche Bank è in lieve rialzo, mentre DWS lascia sul terreno il 7% circa.

L’accusa di greenwashing ha portato oggi DWS Group ad annunciare le dimissioni del suo numero uno Asoka Woehrmann. Così si legge nella nota ufficiale:

“DWS Group ha annunciato oggi la decisione di Asoka Woehrmann di dimettersi, in accordo con la società, al termine dell’Annual General Meeting del prossimo 9 giugno. Stefan Hoops, in precedenza Head of Corporate Bank di Deutsche Bank, diventerà il nuovo Amministratore delegato (CEO)”.

“Ho sempre dedicato tutte le mie energie al successo di DWS, in particolare da quando sono tornato in qualità di CEO nell’ottobre 2018”, ha dichiarato Asoka Woehrmann. “Oggi, dopo i tre anni di maggior successo della sua storia, DWS è significativamente più profittevole, solida e ha continuato a performare bene in un contesto di mercato difficile. Allo stesso tempo, le accuse rivolte a DWS e a me nei mesi scorsi sono diventate un peso per l’azienda, oltre che per me e la mia famiglia. Per proteggere l’istituzione e le persone a me più vicine, vorrei liberare la strada per un nuovo inizio”.

Karl von Rohr, Presidente di Deutsche Bank e Presidente del Consiglio di vigilanza di DWS, ha riconosciuto i risultati ottenuti da Woehrmann.

“Desidero ringraziare Asoka Woehrmann per i suoimolti anni di lavoro intenso e di impegno per DWS. Grazie alla sua guida, DWS ha raggiunto nuovi traguardi, si è affermata con successo in borsa ed è ben posizionata per il futuro”, ha dichiarato. “Ho grande rispetto per la sua decisione di dimettersi: è una testimonianza del suo senso di responsabilità”. “Con Stefan Hoops, un manager eccezionale è pronto ad assumere la guida di DWS”, ha aggiunto von Rohr.

“Negli ultimi anni Hoops ha dimostrato, in più occasioni, sia la sua esperienza nei mercati dei capitali sia le sue eccellenti qualità di leadership. La sua lungimiranza strategica e la sua esperienza nella digitalizzazione daranno un importante impulso al continuo sviluppo di DWS”.

Hoops ha dichiarato:

Sono molto contento di avere il privilegio di guidare DWS, un asset manager di prim’ordine e di espandere ulteriormente la nostra posizione di mercato e la nostra rilevanza con questo grande team.”

Stefan Hoops è entrato a far parte di Deutsche Bank (DB) all’interno del Fixed Income Sales nel 2003. Nel 2008 è passato al Credit Trading a New York e negli anni successivi ha assunto diversi ruoli di leadership all’interno di Global Markets negli Stati Uniti e in Germania, tra cui quello di Global Head of Institutional Sales.

Nell’ottobre 2018 è stato nominato responsabile del Global Transaction Banking.

Da luglio 2019 Hoops è a capo della Corporate Bank di DB, che comprende tutte le attività di DB per i clienti aziendali e commerciali. Hoops ha conseguito un master in economia aziendale e un dottorato in economia presso l’Università di Bayreuth.

La sua nomina a CEO di DWS il 10 giugno 2022 è soggetta all’approvazione delle autorità di regolamentazione.