Goldman taglia target su azionario Europa, a Milano ancora tensioni sui titoli bancari
Goldman Sachs diventa più prudente sulle prospettive per l’azionario Europa abbassando i target dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che rischia di avere ricadute economiche pesanti sul Vecchio continente. Adesso la casa d’affari Usa indica per l’indice Europe Stoxx 600 un obiettivo a 490 punti in 12 mesi, dai 530 indicati in precedenza.
L’invasione russa dell’Ucraina rende ancora più difficile la crisi energetica per l’Europa che a differenza degli Stati Uniti vanta poche riserve fossili e fa affidamento sulle importazioni di gas naturale dalla Russia. Inoltre la vicinanza geografica e legami economici con Mosca rischiano di far sì che le sanzioni occidentali contro la Russia impattino anche l’economia dell’Europa. “L’aumento dei prezzi dell’energia farà probabilmente aumentare ulteriormente l’inflazione e qualsiasi restrizione o interruzione della fornitura di energia, in particolare di gas, in Europa avrebbe anche implicazioni per la produzione e il PIL”, afferma Goldman.
Intanto l’Unione europea ha annunciato un secondo pacchetto di sanzioni contro la Russia di Vladimir Putin che colpiranno il settore finanziario, il settore energetico e dei trasporti, e anche i visti di alcuni oligarchi russi. Bruxelles ha deciso di vietare la vendita di aerei e attrezzature alle compagnie aeree russe. Inoltre, il 70% del settore bancario russo sarà colpito dalle sanzioni, così come anche alcune società russe controllate da Mosca. Tuttavia sia l’Europa che Stati Uniti non hanno preso la decisione di lanciare la cosiddetta ‘arma nucleare finanziaria’ contro Putin, quella che avrebbe coinciso con l’estromissione delle banche russe dal sistema internazionale dei pagamenti SWIFT. Il sistema, con sede a Bruxelles, viene utilizzato da banche e istituzioni finanziarie per le transazioni internazionali.
A Milano soffrono ancora le banche
Oggi intanto Piazza Affari e le altre Borse europee si muovono con circospezione dopo i forti cali della vigilia. Il Ftse Mib è scattato dai blocchi in rialzo di oltre l’1% per poi subito decelerare e ondulare dopo la prima ora di contrattazioni a ridosso della parità a 24.870 punti. Ieri sera Wall Street a fine giornata ha chiuso in convinto rialzo (+1,5% lo S&P 500 dopo essere scivolato fino a -2,6% nell’intraday). I futures di Wall Street indicano però un avvio in deciso calo.
Tra le singole storie di Piazza Affari si segnala oggi Moncler che sale di oltre l’1% dopo che ieri il gruppo dei piumini ha riportato conti 2021 leggermente sopra le attese. I ricavi 2021 si sono attestati a 2,05 mld rispetto agli 1,99 mld attesi dal consensus Bloomberg. L’utile netto si è attestato a 411 mln (consensus 382,9 mln). Proposto un dividendo di 0,6 euro per azione.
Continua il momento difficile delle banche. Unicredit (-1,6%) ieri è stata la peggiore con doppia cifra della vigilia dovuti ai timori degli investitori per l’esposizione verso la Russia. La banca di piazza Gae Aulenti ha precisato che che la controllata russa AO Unicredit Bank rappresenta meno del 4% del patrimonio complessivo del gruppo e una percentuale ancora inferiore se si guarda a impieghi e asset totali. ” Tutte le esposizioni presentano un elevato grado di copertura. La nostra controllata è molto liquida e autofinanziata”, rimarca Unicredit.
Tra le banche continua a soffrire invece Intesa Sanpaolo a -2,6% circa, mentre in fondo al Ftse Mib si segnala il -4% di Mediobanca.
Segno meno anche per Banco BPM (-1,6%) che vede tornare qualche rumor di M&A. Secondo Repubblica, nei giorni scorsi si sarebbe tenuto un incontro tra il Giuseppe Castagna, ceo di Banco BPM, e il pari grado di Credit Agricole Italia, Giampiero Maioli per discutere sulla governance della jv Agos (39% Bnaco, 61% Credit Agricole Italia) e i due banchieri avrebbero discusso anche della possibilità di un avvicinamento tra i due gruppi, anche alla luce dell’interesse del Credit Agricole di crescere ulteriormente in Italia dopo l’acquisizione di CreVal e la manifestazione di interesse per Carige.
Tra i migliori anche oggi Leonardo con oltre +3% dopo il rally di ieri dettato dalla notizia che Airbus e l’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (OCCAR) hanno firmato il contratto globale Eurodrone, che include lo sviluppo e la produzione di 20 sistemi e 5 anni di supporto iniziale in servizio. Airbus Defence and Space, capocommessa, ha firmato in rappresentanza dei tre subappaltatori principali (Major Sub-Contractors, MSC), ovvero Airbus Defence and Space in Spagna, Dassault Aviation in Francia e Leonardo in Italia.