Notizie Notizie Mondo Goldman Sachs sferra rating sell su Twitter contro buy Facebook. Colpito anche altro grande nome tech con outlook tonfo -20%

Goldman Sachs sferra rating sell su Twitter contro buy Facebook. Colpito anche altro grande nome tech con outlook tonfo -20%

15 Settembre 2021 09:52

Goldman Sachs ha deciso di appioppare il rating ‘sell’ a due nomi altisonanti del mondo hi-tech Usa, intravedendo per uno dei due titoli un margine di ribasso fino a -20%.

I due nomi sono Twitter e Airbnb.

Nel caso di Twitter, l’analista Eric Sheridan ha avviato la copertura sul titolo con un target price fissato a 60 dollari, all’incirca il valore attorno a cui l’azione è scambiata oggi.

In realtà Sheridan rimane positivo, in generale, sull’intero settore Internet Usa, prevedendo per il comparto un margine notevole di crescita di lungo termine e un miglioramento dell’efficienza operativa.

Nel caso di Twitter, tuttavia, l’impostazione bearish viene spiegata con il fatto che la valutazione è ormai “stirata” e che il gruppo di microblogging non ha fatto passi in avanti considerevoli nell’innovazione.

Sheridan non è convinto, in particolare, della capacità del gruppo di fare presa su una audience più ampia o di capitalizzare sulle maggiori opportunità di monetizzazione di nicchia che l’attuale base di utenti presenta.

In questo senso, l’analista vede Twitter più come una piattaforma editoriale che come una vera e propria piattaforma di social media del calibro di Facebook e Snap, entrambi titoli che raccomanda con un rating buy.

L’altro titolo del mondo delle Big Tech su cui Goldman ha sferrato il rating sell è quello del colosso degli affitti brevi, Airbnb.

Sempre Sheridan ha fissato un target price di 132 dollari sull’azione, fattore che implica un crollo del 20% circa rispetto ai livelli attuali.

L’analista riconosce che la società è leader di mercato nel settore in cui opera, con prospettive di crescita attraenti e opportunità di espansione dei margini. Di fatto, la crescita annuale del fatturato è stimata a +21% nel corso dei prossimi cinque anni, a fronte di un margine di utile adjusted del 32% nel 2026.

Tuttavia, alla valutazione corrente, Sheridan crede che il rapporto rischio-premio non avvantaggi il titolo, in un contesto di mercato, quello del turismo, ancora volatile, e anche a causa della competizione intensa.