Giornata di acconto dividendi per 4 titoli del Ftse Mib. Intanto Bankitalia predica cautela su ritorno cedole banche
Piazza Affari si conferma anche oggi in gran forma con le banche che continuano a fare la voce grossa in scia alla mossa di Credit Agricole che ha lanciato un’Opa su Credito Valtellinese. Il Ftse Mib aggiorna così i massimi di periodo con un rally di quasi +1% che lo porta a ridosso dei 22 mila punti.
Intanto oggi alcune big del Ftse Mib staccano l’acconto cedola. Nel dettaglio saranno quattro i titoli del Ftse Mib a staccare la cedola. Spicca la cedola sostanziosa di Poste Italiane, a titolo di acconto di parte del dividendo ordinario previsto per l’esercizio 2020, per un importo pari a 0,162 euro per azione, pari a un rendimento di oltre l’1,8% ai valori di chiusura di venerdì. L’acconto sarà messo in pagamento a decorrere dal 25 novembre e e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso) il 24 novembre.
Acconto cedola anche per Terna (0,0909 euro, con yield dell’1,40%), Recordati (0,5 euro, yield 1,08%) e Tenaris (0,0588 euro, yield 0,94%).
Fuori dal Ftse Mib si segnalano invece i dividendi di Danieli (0,14 euro per le azioni ordinarie e 0,1607 euro per quelle risparmio) e l’acconto cedola di Piaggio (0,037 euro).
Bankitalia invita a prudenza su ritorno cedole banche
Sempre sul fronte cedole, sembra passare in secondo piano oggi l’appunto fatto venerdì sera da Bankitalia circa i timori legati a un ritorno del dividendo per gli istituti di credito. Il prossimo mese la Bce deciderà infatti se prorogare o meno lo stop ai dividendi per le banche, fissato al momento fino a inizio 2021. La violenza della seconda ondata di contagi in Europa, che inevitabilmente peserà sull’economia, potrebbe spingere a un ulteriore ulteriore proroga dello stop.
Venerdì il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, ha spiegato che è in corso una discussione con le altre banche centrali e autorità di vigilanza europee, nell’ambito dell’Ssm e del Consiglio europeo per il rischio sistemico (Esrb), circa l’opportunità di estendere la raccomandazione di non distribuire dividendi, che altrimenti scadrebbe il primo gennaio.
“Auspichiamo che l’attuale seconda ondata di contagi sia meno grave della prima, ma l’incertezza è grande”, ha detto Signorini nel corso del briefing per presentare il rapporto sulla stabilità finanziaria di Bankitalia, specificando che l’istituto di palazzo Koch pensa che sia necessario essere molto prudenti e considerare attentamente l’evoluzione macroeconomica.