Ftse Mib riapre con impatto stagione dividendi: focus su 8 big, protagonista la galassia Agnelli
La Borsa di Milano riapre i battenti dopo il lungo weekend pasquale, mostrando in avvio di scambi cali di oltre un punto percentuale. Oggi a Milano i riflettori sono puntati sull’avvio della stagione dei dividendi a Piazza Affari con otto aziende del Ftse Mib, tre del MidCap e una dell’Euronext Growth Milan che staccheranno la loro cedola. Quando è trascorsa meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, l’indice Ftse Mib cede circa l’1,33% a 24.532,28 punti (la seduta di giovedì era stata mandata in archivio dal Ftse Mib segna a +0,57% a 24.862 punti).
Stacco cedola al via, Stellantis tra le 8 big sotto i riflettori
Protagonisti dello stacco della cedola i titoli della galassia Agnelli-Elkann, con Cnh Industrial (28 centesimi), Ferrari (1,362 euro) e Stellantis (1,04 euro). Quest’ultima è la peggiore del listino con una flessione di quasi il 6% a quota 13,24 euro. Stamattina il gruppo europeo dell’auto ha anche comunicato la decisione di sospendere la produzione in Russia. “In seguito al quotidiano rafforzamento delle molteplici sanzioni e alle difficoltà logistiche riscontrate, Stellantis ha sospeso la propria attività produttiva a Kaluga al fine di garantire il pieno rispetto di tutte le molteplici sanzioni e di tutelare i propri dipendenti”, si legge in una nota.
Per la stagione dei dividendi focus anche sul comparto bancario con Banca Mediolanum, Banco Bpm e Unicredit. Pietro Di Lorenzo, fondatore di Sostrader, ricorda che tra gli otto titoli che staccano il dividendo oggi ci sono anche Campari (0,06 euro) e Prysmian (0,55 euro). “Operativamente dopo aver liquidato in ottimo profitto la posizione su Iveco, rimaniamo con 2 posizioni in portafoglio e attendiamo chiari segnali grafici per incrementare l’esposizione”, rimarca l’analista.
Sentiment debole, ecco i timori principali
Sentiment debole sui mercati dopo la chiusura di Wall Street in un clima di incertezza legato alla congiuntura e in vista di nuove trimestrali societarie. Giovedì scorso i listini europei hanno chiuso dopo la riunione della Bce che non ha dato indicazioni su un possibile inasprimento della sua politica monetaria. Ma i timori di un rallentamento della crescita economica e di un’inflazione di lunga durata potrebbero spingere gli investitori a rimanere prudenti.
Con l’impatto del conflitto Russia-Ucraina, la Banca Mondiale ha ridotto le sue previsioni di crescita globale per quest’anno di quasi un punto percentuale, dal 4,1% al 3,2%. Oggi è in programma la pubblicazione da parte del Fondo monetario internazionale (Fmi) del World Economic Outlook.
Intanto i mercati si preparano alla diffusione in settimana di una serie di risultati, che gli consentiranno di valutare l’impatto della guerra in Ucraina e dell’inflazione sui conti delle società. In Europa, L’Oréal annuncerà le vendite del primo trimestre dopo la chiusura di martedì e dall’altra parte dell’Atlantico sono attesi in particolare i risultati di Netflix, Johnson & Johnson e IBM.