Ftse Mib cade sotto i 24mila punti, tensioni con Russia spaventano i mercati
Ennesima giornata decisamente nervosa sui mercati con riflettori puntati su guerra Ucraina e mosse banche centrali.Dopo un avvio positivo, le vendite sono tornate a prevalere e si sono acuite dopo la notizia dell’interruzione dei flussi di gas russo verso la Germania attraverso il gasdotto Yamal-Europa.
L’indice Ftse Mib ha così chiuso nei pressi dei minimi di giornata a quota 23.958 punti (-2,35%). I dati dell’operatore del gasdotto, la tedesca Gascade, evidenziano l’interruzione dei flussi di gas dopo che erano già scesi con decisione nelle ore precedenti. Il gasdotto Yamal-Europa è uno dei tre gasdotti che il colosso russo Gazprom utilizza per convogliare il suo gas verso l’Europa. Sul fronte negoziati, il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podoliak, ha affermato che ha preso inizio il secondo round di negoziati e all’ordine del giorno c’è il cessate il fuoco immediato, armistizio e corridoi umanitari per l’allontanamento di civili da villaggi e città sotto bombardamento. Il presidente francese Macron ha affermato che “il peggio deve ancora arrivare” dopo aver avuto un colloquio con Putin.
Sul fronte materie prime il petrolio ha toccato nuovi massimi pluriennali con Brent a un soffio dei 120$ prima di ritracciare.
Male ENI ed Enel, tra le banche KO Banco BPM
Tra i titoli di Piazza Affari sotto pressione proprio i titoli oil (-4,57% ENI, -2,04% Tenaris) in scia al ritracciamento del petrolio che in avvio di giornata si era spinto ai massimi pluriennali. In calo tra le big anche Enel (-3,48%) e Moncler (-4,62%).
Debacle oggi per TIM (-13,99% a 0,2956 euro) che nel corso della giornata è arrivata a cedere oltre il 15% avvicinando i minimi storici del novembre 2020. La maggiore tlc italiana ha chiuso il 2021 con una perdita di 8,7 mld e la tlc ha deciso l’azzeramento del dividendo sia per le azioni ordinarie che per quelle risparmio. Il Piano Industriale 2022-2024 con l’attuale modello organizzativo e di business prevede ricavi da servizi in leggera crescita nel periodo di piano (crescita ‘low single digit’ del CAGR ‘21-’24, con 2022 in lieve decrescita); l’ebitda è atteso stabile nel periodo di piano con lieve declino quest’anno. Circa l’offerta di KKR, il cda di TIM ha detto che si esprimerà a breve.
Tra le banche calo di quasi il 3% Intesa Sanpaolo; quest’ultima ha riferito tramite un portavoce che la presenza in Russia “è oggetto di valutazione strategiche”. Il gruppo bancario guidato da Carlo Messina conta in Russia 28 filiali di Banca Intesa, circa 970 dipendenti e 1 miliardo di euro di asset. Molto male anche Unicredit (-2,61%) che stando agli ultimi rumor avrebbe accantonato ogni progetto di OPA su Banco BPM (-7,35%) dopo le perdite del titolo UCG, che ha visto la propria capitalizzazione scendere di oltre un quinto dall’invasione russa in Ucraina.
Infine, ha contenuto i cali Amplifon (-0,9%) che ha diffuso i conti 2021 che hano evidenziato ricavi e utile del IV trimestre oltre le attese di consensus.