Ferrari senza verve dopo dimissioni ceo Camilleri: ora si guarda a successore
Titolo Ferrari sotto i riflettori a Piazza Affari dopo l’annuncio delle dimissioni a sorpresa di Louis Camilleri che lascia la guida del Cavallino Rampante. Nella tarda serata di ieri è arrivata la nota ufficiale nella quale si comunica che Camilleri ha fatto sapere alla società di Maranello la sua decisione, per motivi personali, di rassegnare le sue dimissioni con effetto immediato dal ruolo di ceo e di membro del consiglio di amministrazione. Come sottolineato da “La Stampa” e da altri quotidiani “nelle scorse settimane era stato ricoverato in ospedale per Covid. Ora sta passando la convalescenza a casa e sta migliorando. Questo è uno dei motivi che lo hanno portato alla decisione di lasciare l’incarico”. Nessuno scossore in Borsa, con il titolo che cede lo 0,48% a 175,35 euro.
Elkann ad interim, avviata scelta successore
“Il presidente esecutivo della Ferrari, John Elkann, prendendo atto con dispiacere di tale decisione, assumerà la carica di amministratore delegato ad interim, mentre il consiglio di amministrazione della Ferrari gestirà il processo già avviato di identificazione del successore di Camilleri“, spiega una nota di Ferrari. “Vorrei esprimere i nostri più sinceri ringraziamenti a Louis per la sua incondizionata dedizione nel ruolo di nostro amministratore delegato dal 2018 e di membro del cda dal 2015. La sua passione per Ferrari è sconfinata e sotto la sua guida la società si è ulteriormente affermata come una delle più grandi società al mondo, capitalizzando il suo patrimonio davvero unico e la sua continua ricerca dell’eccellenza. Auguriamo a lui e alla sua famiglia un lungo e felice periodo di pensionamento”, ha dichiarato Elkann commentando le dimissioni di Camilleri. Camilleri, 65 anni, era ne board di Ferrari dal 2015 ed era stato nominato ceo dopo la scomparsa nel luglio del 2018 di Sergio Marchionne. Secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore” è lunga la lista di potenziali successori discussi in passato, tra questi spiccano nomi italiani come Vittorio Colao, Stefano Domenicali, Diego Piacentini e Luca Maestri di Apple.
Analisti divisi su futuro
“A prescindere riteniamo che la nomina non abbia effetti sulla strategia che è già ben delineata”, affermano gli analisti di Equita che mantengono la raccomandazione hold e il target price di 142 euro su Ferrari. Di diverso avviso sono gli esperti di Intesa Sanpaolo, secondo i quali la notizia, che ha colto di sorpresa il mercato, è negativa per diversi motivi. In particolare, gli analisti citano “l’esecuzione della strategia di successo di Camilleri” e “nonostante il processo verso la mobilità ibrida del gruppo sia in corso, il pensionamento avviene in una fase di transizione tecnologica durante la quale il mercato si sta concentrando sulla capacità dei big dell’auto di affrontare l’introduzione dei veicoli BEV (Battery Electric Vehicle, veicolo elettrico a batteria n.d.r.”. C’è inoltre “la sfida legata alla ricerca di un successore con lo stesso standing del predecessore e capace di gestire il peculiare modello di business di Ferrari, affrontando allo stesso tempo i problemi in F1”. Infine, da Intesa sottolineano che “le dimissioni e la ricerca di un successore potrebbero ritardare la presentazione dell’aggiornamento piano industriale, atteso tra la fine del primo semestre 2021 e il terzo trimestre del prossimo anno”.
Il punto tecnico su Ferrari (a cura dell’ufficio studi di Borse.it)
Il titolo Ferrari sta attraversando una fase di congestione dei prezzi in attesa di trovare un impostante spunto operativo. C’è da dire che il forte rimbalzo avviato agli inizi di novembre ha fatto raggiungere al titolo un nuovo massimo storico sfiorando quota 183 euro. Nelle sedute successive è scattata qualche presa di beneficio più che giustificata, in attesa di trovare la forza per tentare un nuovo assalto ai massimi. In tale contesto, Ferrari dovrà prima superare la resistenza di breve a 178,55 euro per poi mettere nel mirino zona 183 euro. Al ribasso, invece, il primo supporto chiave si colloca a 169 euro, la cui rottura potrebbe generare debolezza con discese verso 160 e 154 euro, area di prezzo dove passa anche la media mobile 200 periodi.