Ferragamo vola con nuova governance: analisti guardano a ritorno Norsa e ai nuovi possibili progetti
Una nuova governance per Salvatore Ferragamo, con Michele Norsa (ex a.d. del gruppo) che torna dopo quattro anni nella maison del lusso nei panni di vicepresidente esecutivo. Un annuncio, arrivato ieri a mercati chiusi, a di poco apprezzato dal mercato: il titolo del gruppo del lusso, che non era riuscito a fare prezzo nei primi minuti di contrattazioni ma ora mostra un progresso superiore al 10% a 12,31 euro (massimo intraday a 12,4 euro).
Cda approva nuovo assetto
Ieri il consiglio di Amministrazione di Salvatore Ferragamo ha definito un nuovo assetto di governance della società, con l’azionista di controllo Ferragamo Finanziaria impegnata nel ruolo di guida e indirizzo strategico dell’azienda e la gestione affidata interamente a figure manageriali. In particolare, Michele Norsa entra nel board con l’incarico di Vice Presidente esecutivo, acquisendo i poteri esecutivi in precedenza esercitati dal presidente Ferruccio Ferragamo. Si tratta di un ritorno per Norsa, che ha un lungo trascorso nella società, di cui è stato amministratore delegato dal 2006 al 2016. Il manager ha quindi assunto il nuovo incarico con efficacia da oggi e fino alla prossima assemblea, e lavorerà in coordinamento con l’amministratore delegato Micaela le Divelec Lemmi (a cui sono stati confermati tutti i poteri) per l’attuazione dei programmi e dei piani di sviluppo della società.
Equita ricorda che Norsa siede in altri board tra cui quello di Missoni (azienda partecipata dal Fondo Strategico Italiano (FSEI) al 41% e di cui Norsa è Vice Presidente), oltre ad essere industrial partner di FSI. “Dal momento che FSI si candida a essere un possibile aggregatore nel settore per costituire un polo italiano del lusso, la stampa in passato ha ventilato l’ipotesi che FSI, dopo l’ingresso in Missoni, potesse puntare anche alla stessa Ferragamo”, sottolineano da Equita che non escludono che “il ritorno di Norsa, benché dettato da esigenze contingenti di business, possa eventualmente fare da apripista ad un progetto di questo tipo nel medio termine”.
Contemporaneamente James Ferragamo, precedente Vice Presidente, esce dal board mantenendo però i propri incarichi operativi, e in particolare il proprio ruolo di direttore brand, prodotto e comunicazione. “Attribuiamo questo cambiamento alla situazione di particolare difficoltà del contesto di mercato in una fase di transizione del marchio, situazione che rende evidentemente opportuno un ulteriore contributo manageriale esterno alla famiglia, ad integrare la direzione del ceo”, commenta Equita che mantiene la raccomandazione ‘hold’ su Ferragamo. “Rimaniamo prudenti per la bassa visibilità sul settore e su Ferragamo in particolare, data la fase di transizione del marchio e l’elevata esposizione al turismo (10% del fatturato nel travel retail)”, concludono da Equita.