Fca-Psa: modificato l’accordo di fusione a causa del Covid. Ecco cosa è cambiato
Fiat Chrysler Automobiles (Fca) e la francese Peugeot (PSA) hanno deciso di modificare alcuni termini dell’accordo di fusione per tenere conto dell’impatto della pandemia sui loro conti e liquidità. “Le parti hanno concordato le modifiche con l’obiettivo di affrontare l’impatto in termini di liquidità che la pandemia da Covid-19 ha sull’industria automobilistica, preservando il valore economico e i fondamentali equilibri del Combination Agreement originario”, spiegano le due case automobilistiche nella nota diffusa ieri in tarda serata. La loro fusione, annunciata a fine 2019, creerà Stellantis, il quarto più grande costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi.
“Con questo nuovo decisivo passo, ci stiamo avvicinando complessivamente al nostro obiettivo nelle migliori condizioni possibili con prospettive ancora migliori per Stellantis”, ha commentato Carlos Tavares, presidente del consiglio di gestione del gruppo PSA. “L’annuncio di oggi – ha aggiunto Mike Manley, Ceo di Fca – è un ulteriore, forte segnale della comune determinazione a garantire che Stellantis abbia tutte le risorse di cui ha bisogno per impegnare i suoi asset unici, le sue energie creative e le molte opportunità per la creazione di un valore superiore per tutti i nostri stakeholder”.
Ecco cosa è cambiato
Fca ha accettato di abbassare il dividendo speciale che sarà distribuito ai suoi azionisti prima del closing a 2,9 miliardi di euro contro i 5,5 miliardi fissati in precedenza. Il gruppo PSA prevede dal suo lato di distribuire la sua partecipazione del 46% detenuta in Faurecia a tutti gli azionisti di Stellantis subito dopo il closing dell’operazione e successivamente all’approvazione da parte del consiglio di amministrazione e degli azionisti di Stellantis.
A fronte di queste modifiche, i rispettivi azionisti di Fca e PSA riceveranno una uguale partecipazione in Faurecia pari al 23% (capitalizzazione 5,867 miliardi alla chiusura del mercato, 14 settembre 2020), mentre la loro proprietà 50/50 di Stellantis, un gruppo che ora avrà a bilancio una liquidità di 2,6 miliardi di euro in più, rimarrà invariata.
In aggiunta, è stato concordato che i consigli di amministrazione di Groupe PSA e Fca valuteranno una potenziale distribuzione di 500 milioni agli azionisti di ciascuna società prima del closing o, in alternativa, una distribuzione di 1 miliardo da corrispondere successivamente al closing a tutti gli azionisti di Stellantis. Queste ulteriori remunerazioni, precisano le due case, saranno decise alla luce dell’andamento e delle prospettive di entrambe le società, delle condizioni di mercato e delle performance registrate nel periodo intercorso. Le distribuzioni saranno effettuate solo se approvate dai consigli di amministrazione di entrambe le società.
Per tutti gli altri aspetti, i termini economici dell’accordo siglato il 17 dicembre 2019 rimangono invariati e il completamento della fusione proposta dovrebbe avvenire secondo le tempistiche previste, ovvero entro la fine del primo trimestre 2021.
Stellantis, sinergie stimate salgono a oltre 5 miliardi
Le modifiche all’accordo sono state apportate per garantire maggiori risorse a Stellantis che potrà godere di maggiori sinergie. Ora le sinergie a regime annue stimate dalla creazione del nuovo gruppo sono significativamente aumentate sino a oltre 5 miliardi, rispetto ai 3,7 miliardi originariamente stimati. Anche i costi totali stimati una tantum di implementazione per raggiungere queste sinergie sono aumentati da 2,8 miliardi sino a un massimo di 4 miliardi.