Exor non fa sconti: Covea ci ripensa su PartnerRe. Per Equita manda messaggio forte su Fca-Psa
E’ Exor il peggior titolo del Ftse Mib all’indomani della notizia del passo indietro francesi sull’affaire della compagnia di riassicurazione PartnerRe. Il titolo del gruppo guidato da John Elkann cede oltre il 5% in presenza dell’indice Ftse Mib che cede circa 1,5 per cento. Giù anche un altro titolo della galassia Agnelli, con Fca che lascia sul terreno quasi il 3 per cento.
Passo indietro di Covea su acquisto PartnerRe
Ieri sera la holding della famiglia Agnelli ha ufficializzato il passo indietro dei francesi che si sono sfilati dall’operazione da 9 miliardi di dollari annunciata all’inizio di marzo perchè Exor non ha accettato sconti. Secondo quanto riportato da “Il Sole 24 Ore” Covea avrebbe chiesto uno sconto di 2 miliardi di dollari. Nella nota pubblicata ieri a mercati chiusi Exor ha fatto sapere che “il consiglio di amministrazione, riunito sotto la presidenza di John Elkann, è venuto a conoscenza che Covea non onorerà il suo impegno ad acquisire PartnerRe secondo i termini del protocollo d’intesa (Mou) annunciato il 3 marzo 2020”.
Il cda, spiega Exor, “ha preso atto delle prospettive positive per PartnerRe, che gode di alcuni parametri di capitale e liquidità tra i più elevati nel settore della riassicurazione globale e non si prevede che risentano in modo significativo dello scoppio di Covid-19”, e “quindi ha ribadito la sua ferma convinzione che una vendita di PartnerRe a condizioni inferiori a quelle stabilite nel Mou non riflette il valore della società”. “Nel tentativo di rinegoziare i termini dell’accordo concordato, Covea non ha mai indicato l’esistenza di cambiamenti negativi sostanziali, incluso il rischio di pandemia, o qualsiasi altro problema legato a PartnerRe che potrebbero spiegare il suo rifiuto di onorare gli impegni assunti in base al protocollo d’intesa”.
Per Equita messaggio forte anche per deal Fca-Psa
Secondo l’analisi di Equita “la notizia è indubbiamente negativa, ma lo sconto sul Nav del 33% cui tratta attualmente resta eccessivo: ben superiore al 23% medio dal 2008 e con la fusione Fca-Psa il profilo di rischio nettamente migliora”. Equita segnala inoltre che “Exor da oltre un mese tratta intorno al 40% di sconto sul Nav (calcolato assumendo la cessione di PartnerRe in base ai termini annunciati) scontando già i timori relativi ad una revisione delle condizioni o alla cancellazione del deal”.
Dal punto di vista qualitativo, aggiungono gli esperti della sim milanese “Exor dimostra comunque di non avere la necessità di vendere e manda un messaggio forte a coloro che ipotizzano una revisione dei termini della fusione con Psa, dimostrando di non essere disposta a modificare le condizioni degli accordi firmati (e forse anche per questo l’ipotesi di uno sconto su PartnerRe non è stata presa in considerazione)”.
Gli analisti di Mediobanca Securities hanno confermano la raccomandazione ‘outperform’ ma hanno rivisto al ribasso il target price di Exor, portandolo a 62 euro da quota 86 per riflettere “il minore appeal nell’M&A e le condizioni di mercato attuali”.