Enel alla riscossa, spunta ipotesi compromesso tra utility spagnole e governo
Tra le blue chip milanesi spicca oggi il balzo di Enel che segna +3% circa in area 6,93 euro. L’utility guidata da Francesco Starace, in forte affanno nell’ultimo mese, ha sfruttato le notizie in arrivo dalla Spagna con il Ministero della Transizione Ecologica che sarebbe pronto a sospendere o modificare il meccanismo che riduce le entrate ricevute dai produttori di energia idroelettrica, nucleare e alcune rinnovabili in relazione ai prezzi del gas. Il quotidiano Cinco Dias ha affermato che il vice primo ministro Teresa Ribera incontrerà da oggi dirigenti delle maggiori utility.
In generale oggi l’indice Stoxx 600 Utilities segna +1,6% con alla Borsa di Madrid balzi nell’ordine del 6% per Iberdrola e del 4,5% per Endesa (controllata da Enel).
Risalita dopo settembre nero
Nel mese di settembre Enel è stato il peggior performer di tutto il Ftse Mib con un saldo di -13,8% e quotazioni scivolate ai minimi da maggio 2020. Da inizio anno Enel cede circa il 19%, sottoperformando decisamente rispetto al -7% dell’Euro Stoxx Utilities.
A settembre ha impattato molto su Enel l’annuncio del governo spagnolo di voler far fronte al caro bollette con un nuovo clawback, ossia recuperando 2,6 miliardi di euro dalle compagnie energetiche fino al prossimo marzo, obbligandole a restituire i “profitti straordinari che hanno realizzato” in virtù dell’aumento dei prezzi del gas nel mercato all’ingrosso.
La spagnola Endesa rappresenta circa il 30% dell’ebitda del gruppo Enel.
Tra analisti raffica di buy
In generale tra gli analisti dominano i giudizi positivi su Enel con ben l’82,8% di quelli monitorati da Bloomberg che hanno raccomandazione buy, il 6,9% dice hold (mantenere) e solo il 10,3% è sell (vendere) su quella che è l’azione di maggior peso di tutta Piazza Affari. Il target price medio tra gli analisti è di 8,86 euro, ossia il 27,3% sopra le quotazioni attuali. I più ottimisti sono gli analisti di Goldman Sachs con target price a 11,5 euro, con oltre +66% di potenziale upside.
Enel risulta tra le big del settore meglio posizionate per cavalcare la transizione energetica in Europa essendo la principale utility europea sia in termini di capacità rinnovabile installata (43 GW a livello globale) sia per le aggiunte pianificate (14 GW nel 2020-22).