Effetto Orcel rimette in moto Unicredit, ma titolo ancora 10% sotto livelli pre-dimissioni Mustier
Unicredit punta su Andrea Orcel e suo elevato standing internazionale per rilanciarsi e recuperare la fiducia degli investitori. Orcel è chiamato a diradare le nubi sulla strategia futura del gruppo.
Il titolo UCG è balzato ieri del +4,5% sulla scia della notizia dell’arrivo di Orcel. Unicredit viaggia ancora oltre il 10% al di sotto del livello a cui viaggiava il titolo prima delle dimissioni di Mustier. “Ci saremmo aspettati un rimbalzo maggiore”, rimarcano oggi gli analisti di Mediobanca Securities che il mese scorso hanno declassato a underperform il titolo proprio a seguito dell’addio di Mustier. “Vediamo UCG al centro di un vortice di eventi – ribadisce Mediobanca – con la selezione del nuovo si riduce di una voce. Rimangono il rinnovo del board, la ridefinizione della strategia, l’eventuale M&A, la gestione della pandemia e la crisi di governo in Italia. Il nuovo ceo dovrà ora sciogliere tutti gli altri nodi”.
Il banchiere romano è una figura dal forte profilo internazionale, con un’esperienza ai vertici delle divisioni Investment Banking di Merrill Lynch e UBS, e con un significativo track-record nella definizione di operazioni di M&A bancarie. “La nomina di Orcel dovrebbe godere di ampio consenso presso la base azionaria di Unicredit. Nonostante la visibilità strategica continui ad essere necessariamente limitata, riteniamo che il venir meno dell’incertezza sulla figura del ceo e la selezione di una figura di alto profilo rappresentino un catalyst positivo per il titolo nel breve, che tratta con un price to earning ratio di 0.3x vs 0.7x di Intesa“, rimarcano oggi gli esperti di Equita che hanno raccomandazione hold su Unicredit con target price a 8,8 euro.
Oltre al capitolo spinoso legato all’M&A, Orcel sarà chiamato a un rilancio dell’attività di banca commerciale di Unicredit e tra i cardini del suo mandato ci sarà con ogni probabilità la trasformazione digitale. Il modello da seguire, a detta di chi o conosce bene, è quello di Bbva, per lo sviluppo di una piattaforma digitale adeguata alla nuova era delle banche. Per farlo troverà in Unicredit il neoarrivato Marco Bressan, fautore della digitalizzazione di Bbva.
L’affaire MPS e le possibili vie alternative
Orcel dovrà da subito prendere delle importanti decisioni strategiche a partire da quella relativa al dossier Mps, considerando che alcuni sponsor della candidatura di Orcel (quali Del Vecchio) sarebbero dubbiosi sull’operazione a cui sta lavorando il Tesoro. Orcel, nato a Roma nel 1963, era stato l’architetto della travagliata acquisizione di Antonveneta da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena nel 2007 (ai tempi lavorava in Merrill Lynch e favorì i negoziati tra il presidente di Mps, Giuseppe Mussari, e Banco Santander per l’acquisto di Antonveneta da parte della banca senese per 9 miliardi di euro più 7 mld di debiti fidejussori).
La fama di deal maker di Orcel non è detto che porti subito Unicredit a muovere nello scacchiere nazionale o internazionale. La scelta di Orcel va nella direzione di valutare l’eventuale reale convenienza di un’operazione MPS, vagliando al contempo le possibili vie alternative che potrebbero essere le altre banche medie italiane, Banco BPM in prima battuta, o in alternativa Bper.
Orcel al timone della banca da metà aprile
La scelta di Orcel verrà formalizzata oggi dal cda, convocato per il pomeriggio. Orcel prenderà però le redini del gruppo dal 15 aprile, data in cui è prevista l’assemblea per il rinnovo dell’intero Consiglio di amministrazione.
Prossimo appuntamento importante per Unicredit sarà il 10 febbraio con l’approvazione dei conti 2020 e ci sarà ancora l’uscente Jean Pierre Mustier a presentare al mercato i riscontri finanziari dello scorso anno.
Orcel ha battuto la concorrenza di altri banchieri quali Fabio Gallia facendo leva soprattutto sul suo forte prestigio a livello internazionale. A sostenere la candidatura di Orcel sarebbero stati soprattutto alcuni degli investitori istituzionali stranieri di UniCredit, nonché di azionisti italiani tra cui il fondatore di Luxottica Leonardo del Vecchio e Fondazione CariVerona. Orcel, soprannominato il ‘Ronaldo dei banchieri’ e protagonista di molti deal bancari importanti in passato, tornerà sulla scena dopo che nel 2018 lasciò UBS e a inizio 2019 saltò a sorpresa la sua nomina alla guida di Banco Santander (con cui Orcel ha in atto una disputa legale da circa 100 mln di euro).