Notizie Indici e quotazioni Effetto Draghi su Piazza Affari: Ftse Mib prende il largo con banche euforiche

Effetto Draghi su Piazza Affari: Ftse Mib prende il largo con banche euforiche

3 Febbraio 2021 10:03

Effetto Draghi su Piazza Affari. La Borsa di Milano si muove in forte rialzo, distaccando gli altri listini europei, in attesa che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferisca a Mario Draghi, l’ex governatore della Bce, l’incarico di formare un governo istituzionale. Ieri sera Mattarella si è appellato ai partiti per dare il via libera a “un governo di alto profilo” e ha convocato Draghi per oggi alle 12.00 al Quirinale. Gli ultimi sviluppi sul fronte politico italiano si inseriscono in un contesto di mercato positivo a livello internazionale, sulla scia di Wall Street, sostenuta dalla speranza sul piano di stimolo negli Stati Uniti e i risultati trimestrali superiore alle aspettative dei colossi tech Alphabet e Amazon.

E così, l’indice Ftse Mib galoppa, segnando un rialzo di oltre 2 punti percentuali in area 22.550 punti e proseguendo i guadagni dei giorni scorsi. Acquisti convinti oggi anche sull’obbligazionario, con il rendimento del decennale italiano sceso sotto lo 0,6% (minimo a 0,58%) e lo spread tra Btp e Bund sceso fino a 104 pb, in calo del 7% circa rispetto ai livelli della vigilia. Il nuovo governo Draghi “dovrebbe innanzitutto operare per un efficace e tempestivo utilizzo dei fondi del Recovery Fund e impostare alcune riforme strutturali per accelerare la traiettoria di crescita dell’economia”, commenta Luigi De Bellis, co-responsabile research team di Equita. In particolare, l’esperto spiega che la credibilità di Draghi a livello internazionale potrebbe spostare flussi di capitale sull’Italia.

Tra i titoli del paniere principale di Piazza Affari, in evidenza il comparto bancario con rialzi intorno a +5% per Intea Sanpaolo e Unicredit. Molto bene anche Bper +4,8%. Tra le più sensibili all’andamento dei titoli di Stato c’è anche Poste Italiane, che infatti sale del 5%. Scatenata anche Atlantia che balza in avanti di oltre il 5%, sulla speranza che un nuovo governo possa sciogliere i nodi su Aspi. In una intervista sul Sole24Ore, il fondo TCI, azionista di Atlantia con una quota del 10% circa, torna a sottolineare che l’offerta informale di CDP continua a sottovalutare Aspi, la cui valutazione corretta sarebbe di 11-12 miliardi per l’88% controllato da Atlantia. TCI chiede un ritorno alla normalità dei rapporti fra il governo e il gruppo Atlantia, considerato che sono passati quasi 3 anni dalla tragedia del ponte di Genova ed Aspi ha presentato al governo diverse proposte transattive.

Pochi i segni negativi del listino principale. In particolare, scivola Tenaris con un -1%. Debole Ferrari, sulla parità, dopo che ieri ha chiuso come peggior titolo (-2,97%). Il mercato ha accolto con freddezza i conti 2020, sostanzialmente in linea con le previsioni della società.