Earning season: perchè vale la pena soppesare tutti gli outlook
Puntuale come ogni trimestre si ripresenta l’appuntamento con la stagione degli utili societari, che è iniziata come di consueto con la pubblicazione dei conti delle big di Wall Street. A dare il là ufficiale alla earning season Usa sono state le banche, con un avvio che non è stato dei migliori. JP Morgan ha infatti deluso il mercato, segnando una flessione negli utili del 42%. A deludere anche Netflix che ha che ha perso 200.000 abbonati nel I trimestre. Una stagione calata in uno scenario di forte incertezza, lato societario e non, con l’inflazione che negli Stati Uniti e in Europa tocca livelli altissimi, problemi della catena di approvvigionamento, nonché aspettative di rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed tutti fattori che si aggiungono alla guerra in Ucraina, aggravando il sentiment negativo del mercato.
Perchè gli outlook delle aziende assumono particolare interesse
Proprio per il mercato statunitense, gli analisti stimano un rallentamento della crescita degli utili a circa il 9% anno su anno nel primo trimestre 2022 dal 25% dell’ultimo trimestre del 2021. Secondo Christian Hantel, portfolio manager di Vontobel, non dovremmo essere sorpresi di vedere pressioni sui margini o guadagni più bassi durante la prossima stagione di reporting. In estrema sintesi, a livello settoriale quelli più ciclici sono più esposti, come l’automotive e i trasporti, mentre le telecomunicazioni e l’energia dovrebbero essere più immuni. “Nell’attuale scenario di alta inflazione e di crescita meno robusta, le aziende sono in una posizione forte, con rapporti di liquidità, copertura degli interessi e leverage su basi solide in Europa e negli Stati Uniti. Pertanto, le aziende dovrebbero essere in grado di sopportare il contesto attuale senza grossi danni”, sostiene l’esperto di Vontobel indicando che gli indicatori chiave, tra cui il leverage aziendale, la copertura degli interessi o gli obiettivi aziendali su specifici rapporti di credito come il flusso di cassa rispetto al debito, suggeriscono robustezza e, pertanto, l’outlook delle agenzie di rating rimane positivo. I tassi di insolvenza delle imprese sono molto bassi, poiché le aziende sono generalmente in una posizione forte, giustificando spread più stretti. Di conseguenza, conclude Hantel, ci aspettiamo più stelle nascenti in futuro.