DiaSorin vola a Piazza Affari su acquisizione americana Luminex, i dettagli che convincono il mercato
DiaSorin ha raggiunto un accordo per acquisire l’americana Luminex Corporation. Una mossa che permetterà al gruppo di Saluggia di rafforzarsi nella diagnostica molecolare, espandere la propria presenza nel mercato statunitense e cogliere nuove opportunità di business attraverso il segmento life science. Non solo. Dall’operazione sono attese importanti sinergie di costo e un incremento degli utili. L’acquisizione, che dovrebbe perfezionarsi nel terzo trimestre, convince il mercato. Tanto che in avvio a Piazza Affari il titolo DiaSorin non è riuscito a fare prezzo con un teorico +10% per poi aprire in rialzo di circa il 7% passando di mano a un soffio dalla soglia psicologica dei 150 euro.
Luminex è una società americana (78% del fatturato realizzato negli Usa) che sviluppa, produce e vende tecnologie proprietarie e prodotti per esami biologici con varie applicazioni nei settori della diagnostica e del life science. Con più di 900 clienti attivi, è leader nel mercato della diagnostica molecolare multiplexing, settore con la crescita più rapida nel mercato della diagnostica molecolare. Nel 2020 Luminex ha realizzato un fatturato di 417 milioni di dollari (+25% a/a), un Ebitda di circa 99 milioni e un utile di 15,2 milioni di dollari (da -3,8 milioni nel 2019).
DiaSorin metterà le mani su questo boccone per un prezzo in contanti di 37 dollari per azione, pari ad un equity value e a un enterprise value di circa 1,8 miliardi di dollari. Il prezzo concordato rappresenta un premio di circa il 23,1% rispetto al prezzo di chiusura dello scorso 24 febbraio, il giorno precedente a quando sono trapelate indiscrezioni riguardanti l’eventuale vendita di Luminex. Secondo l’accordo, si procederà alla fusione di Luminex con una società statunitense di nuova costituzione interamente controllata da DiaSorin. L’operazione, soggetta all’approvazione dell’assemblea degli azionisti di Luminex e a condizioni antitrust, verrà finanziata attraverso un mix di cassa e debito.
“Siamo entusiasti di questa operazione che riteniamo crei valore per i nostri azionisti e rappresenti un’opportunità eccezionale per la nostra crescita futura, posizionando DiaSorin e Luminex come una combinazione unica di specialisti della diagnostica – ha commentato Carlo Rosa, CEO del gruppo DiaSorin – Luminex è perfettamente in linea con la nostra strategia e con la volontà di rafforzare il nostro posizionamento nella diagnostica molecolare, di espandere la nostra presenza nel mercato statunitense e di creare ulteriore valore fornendo soluzioni al settore life science”.
L’acquisizione infatti rafforzerà il posizionamento di DiaSorin nel mercato della diagnostica molecolare e la presenza del gruppo negli Stati Uniti. Il deal permetterà, inoltre, l’accesso alle applicazioni di Luminex nel settore life science, fortificando il legame di DiaSorin con la ricerca accademica e scientifica per anticipare futuri trend di mercato, creando occasioni di collaborazione di lungo termine con aziende biotecnologiche e farmaceutiche (ad esempio, per lo sviluppo di vaccini e farmaci biologici).
Ma non solo. In termini finanziari, DiaSorin ha indicato di attendersi 55 milioni di dollari di sinergie di costo entro tre anni dal closing dell’operazione. L’utile per azione è previsto incrementare immediatamente a seguito del perfezionamento dell’operazione, con un attraente profilo di ritorno sul capitale investito. In seguito all’acquisizione, il fatturato consolidato su base combined per il 2020 sarebbe di circa 1,25 miliardi di euro, l’adjusted Ebitda di circa 472 milioni e la posizione finanziaria netta positiva per circa 335 milioni.
In attesa della conference call, prevista oggi pomeriggio, gli analisti di Equita stimano un impatto positivo a livello di utile per azione di +14% nel 2022 e di +22% nel 2023. La sim milanese conferma sul titolo DiaSorin il giudizio Hold (tenere in portafoglio) con target price a 159 euro.