Deutsche Bank vince la sfida della pandemia. Nel 2020 torna in utile per prima volta dal 2014
Deutsche Bank torna in utile nell’anno del Covid-19, più solida grazie al piano di ristrutturazione lanciato dal numero uno, l’amministratore delegato Christian Sewing, che presenta i risultati di bilancio del 2020 con grande soddisfazione e ottimismo per il futuro:
“Nell’anno più importante della nostra trasformazione, siamo riusciti a più che compensare gli effetti legati alla trasformazione e gli elevati accantonamenti sui crediti, nonostante la pandemia globale. Con un profitto al lordo delle tasse di 1 miliardo di euro, abbiamo battuto le nostre stesse stime. Abbiamo costruito le fondamenta della banca per una redditività sostenuta, e siamo fiduciosi sul fatto che questo trend positivo nel complesso continuerà nel 2021, nonostante questi momenti sfidanti”.
Entusiasmo anche dal direttore finanziario di Deutsche Bank James von Moltke, che ha riferito in un’intervista alla Cnbc che la banca ha centrato tutti gli obiettivi prefissati per il 2020.
Si tratta di un traguardo importante per la banca numero uno in Germania, che è riuscita a sfornare utili in tutti i quattro trimestri dell’anno.
L’utile lordo dell’intero 2020 è stato appunto pari a 1 miliardo di euro, mentre gli utili netti macinati si sono attestati a 624 milioni di euro. Nel quarto trimestre dell’anno, l’utile netto è stato di 189 milioni di euro.
Il fatturato di Deutsche Bank ha continuato a crescere, salendo su base netta nell’intero anno 2020 del 4% a 24 miliardi di euro. Nel quarto trimestre la crescita del fatturato netto del gruppo è stata del 2% a 5,5 miliardi di euro.
Focus sulla solidità mostrata dalla divisione di investment banking, che ha assistito a un boom del giro d’affari, su base netta, del 32%, a 9,8 miliardi di euro. Un risultato che, come ha sottolineato la banca nel comunicato, “ha più che compensato l’aumento degli accantonamenti per le perdite sui crediti dovute al Covid-19″.
Il colosso tedesco è andato avanti nella gestione disciplinata del capitale, del rischio e del bilancio:
il Common Equity Tier 1 ratio si è rafforzato al 13,6% nel quarto trimestre, mentre le riserve di liquidità sono state pari a 243 miliardi, in rialzo di 21 miliardi su base annua.
Gli accantonamenti per le perdite sui crediti si sono attestati nel quarto trimestre a 251 milioni di euro e a 1,8 miliardi di euro nell’intero 2020.
Un articolo di Reuters mette in evidenza i progressi compiuti dalla banca, sottolineando come gli utili riportati siano i primi dal 2014.
Il titolo ha accolto inizialmente bene i risultati di bilancio, scattando del 3,6% in pre-mercato, per poi ridurre i guadagni e virare in rosso. A metà mattinata, le azioni di Deutsche Bank scendono dell’1% circa. C’è da dire tuttavia che, a fronte delle forti vendite che hanno colpito in generale il settore bancario nel corso dell’ultimo anno, le quotazioni del gigante tedesco hanno performato in modo migliore.
Certo, il trend degli ultimi 12 mesi non può definirsi esattamente un rally, visto che il titolo è salito del 5%. Ma, paragonato alle banche europee big italiane incluse, a Francoforte non ci si può di certo lamentare.
BBVA è scesa per esempio del 10%, BNP ha fatto -15%, Caixabank -17%, Intesa SanPaolo -17%, Barclays -18%, Credit Agricole -22%, ING -24%, Santander -28%, HSBC -31%, UniCredit -36%, Mps -40%, Lloyds -41%, Société Générale -45%, Abn Amro -47%, Banco Sabadell -52%.
Praticamente Deutsche Bank è quella che ha fatto meglio tra i titoli bancari europei, affiancando UBS +17% e la rivale Commerzbank +2%.