Btp allungano striscia di ribassi, accelerazione su vaccini fa crescere paura che Bce riduca stimoli
Btp in affanno in queste settimane. L’ottimismo sulla ripresa in Europa sta spingendo gli investitori a vendere i titoli di Stato e si guarda con timore alla possibilità che già a giugno la Bce freni gli acquisti di bond.
Ieri i rendimenti hanno toccato i massimi a oltre 8 mesi in area 1,10% e viaggiano ormai a livelli più che doppi rispetto ai minimi storici toccati poco più di tre mesi fa. Vendite diffuse anche su bond portoghesi e spagnoli, saliti al massimo in quasi un anno. Continua allo stesso tempo la risalita dei rendimenti del Bund decennale tedesco, ormai prossimo alla soglia zero (-0,10% oggi).
“Per il future sul BTP è stata la quinta seduta di calo di seguito, e l’ottava su 9. Se nel breve non ritrova un po’ di compostezza, c’è da preoccuparsi”, asserisce Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.
Lo spread Btp/Bund staziona a 122 pb stamattina, non lontano dai top 2021 toccati il 22 gennaio a 126 pb.
Parole Salvini non aiutano
A soffrire sono i bond governativi di tutta l’eurozona con movimenti guidati dal deciso miglioramento del quadro macroeconomico con la campagna vaccinale che nell’UE adesso sta andando avanti a ritmo doppio rispetto agli USA. Indicazioni che indubbiamente alimentano le pressioni sulla Bce per un’eventuale rallentamento degli acquisti di bond nell’ambito del piano pandemico PEPP.
A questo ieri si sono aggiunte le preoccupazioni sul fronte politico. Le dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini, hanno alimentato i timori di immobilismo del governo Draghi. Secondo Salvini l’attuale premier non sarà in grado di attuare le riforme chiave richieste dall’Unione europea perché il governo di unità nazionale è troppo diviso.
Bce valuterà se rallentare ritmo acquisti PEPP
La possibilità che la BCE possa rallentare il ritmo del suo stimolo nei prossimi mesi pesa molto proprio sui Btp. “Il mercato teme che la BCE ridurrà gli acquisti PEPP a giugno – argomenta Althea Spinozzi, strategist di di Saxo Bank. Nell’ambito del programma PEPP, i titoli sovrani italiani sono infatti i maggiori beneficiari. “I rendimenti dei bond periferici sono ancora molto bassi, sarebbero i primi a rivalutare se ci fosse preoccupazione per il tapering della BCE o aumenti dei tassi “, aggiunge la Spinozzi. L’esperta di Saxo continua comunque ad apprezzare i BTP poiché i loro rendimenti sono più alti rispetto ai concorrenti UE.
I mercati obbligazionari hanno anche guardato alla notizia che l’Ungheria potrebbe aumentare i tassi di interesse.