Btp Futura, partita la quarta edizione che intriga per il premio legato alla crescita del PIL
Oggi è partita la quarta edizione del Btp Futura, il titolo di Stato rivolto alla clientela retail che vuole puntare con decisione sulla ripresa dell’Italia dopo la pandemia. L’emissione ha una durata di 12 anni, il tasso fisso con cedole crescenti (0,75% dal 1° al 4° anno; 1,25% dal 5° all’8° anno; 1,70% dal 9° al 12° anno) e un doppio premio fedeltà legato alla crescita del PIL italiano (il primo all’8° anno e il secondo al 12°). L’obiettivo del governo Draghi è chiaro: finanziare con la raccolta le misure attuate per favorire la ripartenza e poi ripagare grazie a una crescita che si prevede robusta nel tempo gli investitori.
La relazione tra crescita e rendimenti
Una delle cose che più intriga di questa nuova edizione del Btp Futura è che sarà collegato all’andamento del PIL dell’Italia, per il quale si prevede una crescita robusta nei prossimi anni. Il titolo infatti offrirà un rendimento minimo dell’1,372% all’anno a chi lo manterrà in portafoglio per tutti i 12 anni della sua durata. Ma se la crescita nominale italiana del periodo sarà abbastanza vivace, il rendimento minimo annuo potrà salire all’1,674%; per chi invece deciderà di uscire dopo otto anni la banda di oscillazione si attesterà fra l’1,05 e l’1,15% al netto delle variazioni di prezzo.
Come sottoscrivere il titolo
Come nelle tre precedenti edizioni (luglio e novembre 2020, aprile 2021) il prodotto è rivolto al pubblico retail che avrà la possibilità, dall’8 al 12 novembre, di sottoscrivere il titolo (lotto minimo 1000 euro) recandosi in banca o in posta, oppure direttamente da casa attraverso il proprio servizio home banking. Il Tesoro si riserva la possibilità di chiudere anticipatamente l’emissione. L’eventuale chiusura anticipata non potrà comunque avvenire prima di mercoledì 10 novembre, garantendo dunque al risparmiatore almeno tre intere giornate di collocamento.
Gli oltre 17 miliardi raccolti
I tre precedenti collocamenti hanno registrato un andamento più o meno stabile: 6,1 miliardi, 5,7 e 5,5, per un totale messo in cascina pari a 17,3 miliardi. Staremo a vedere se questa edizione riuscirà ad essere all’altezza delle precedenti o addirittura a posizionarsi al di sopra. Ovviamente il risparmiatore è chiamato a valutare il rapporto rischio/rendimento dell’operazione in rapporto anche alla durata. Il livello di rischio è legato alla solvibilità dell’Italia: a tal proposito, l’investitore deve considerare le valutazioni delle agenzie di rating che in questo momento si confermano positive per i titoli di Stato italiani, con Standard & Poor’s che a fine ottobre ha alzato l’outlook del Paese da stabile a positivo.
Il futuro da valutare
Insomma, le stime positive sull’Italia e il sistema a cedole crescenti più il doppio premio fedeltà rendono questo Btp Futura decisamente allettante nel complesso. Resta da monitorare l’andamento dei collocamenti in questi giorni, per capire se avrà il giusto appeal sul segmento retail in questa fase di mercato. E se potrà, come spera Draghi, contribuire in maniera importante al finanziamento della ripresa post-Covid del Bel Paese.